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29 Ottobre 2023 - 07:56
NAPOLI. Due incendi dolosi in meno di una settimana e al lotto G di Scampia scoppia la faida degli alloggi popolari. Il rogo è divampato poco dopo le tre della notte a cavallo tra venerdì e sabato. Le fiamme, quasi sicuramente di natura dolosa, sono scoppiate in via Niccolò Copernico isolato 9, scala A , all’undicesimo piano. L’incendio, domato dai vigili del fuoco, ha distrutto alcuni soprammobili che erano riposti lungo il pianerottolo e hanno causato la caduta dell’intonaco. Nessun ferito. Indagini in corso da parte dei carabinieri della stazione di Scampia, che, anche alla luce dei rilievi eseguiti dai pompieri, propendono per la pista dolosa. Le indagini sul caso sono intanto già partite e non è da escludere una svolta in tempi brevi. Nell’appartamento danneggiato vive Francesco De Martino, 65enne già noto agli archivi delle forze dell’ordine. L’uomo è stato interrogato e ha spiegato di non aver mai subito minacce e di non avere la minima idea del perché il suo appartamento possa essere finito nel mirino. Gli inquirenti che stanno lavorando al caso sono però quasi certi che dietro il rogo si celi l’ennesima lotta per il controllo degli alloggi popolari. Appena due giorni prima la stessa sorte era infatti toccata a Salvatore Caturano, residente al piano terra, sempre nel Lotto G di via Copernico. Si cerca ogni traccia utile per risalire agli autori del raid incendiario, ma soprattutto gli investigatori cercano di capirne il movente. Perciò si muovono in più direzioni le indagini dei carabinieri di Secondigliano e Scampia sull’evidente intimidazione al proprietario dell’ appartamento e la pista più seguita condurrebbe alla criminalità organizzata. Con un’ipotesi clamorosa: la volontà di costringere i proprietari degli alloggi a lasciarli per far posto ad altre persone o addirittura per poter utilizzare l’abitazione come base di spaccio. Non sarebbe la prima volta e nemmeno l’ultima, ma per il momento sull’episodio si possono fare solo congetture non essendoci state minacce al 37enne e al 65enne e ai loro familiari. Nel caso in cui ci fosse lo zampino della camorra, il dato di partenza è che in quella zona è attivo il clan della Vanella Grassi: il lotto G, in particolare, è ormai da anni sotto il controllo del gruppo Angrisano, il cui reggente, Gaetano Angrisano, tra l’altro è da alcuni mesi uccel di bosco. Erano le 4 e 20 (nella notte tra martedì e mercoledì) quando i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli sono intervenuti in via Niccolò Copernico, nel lotto G. Pochi minuti prima persone al momento sconosciute avevano cosparso di liquido infiammabile la porta di un appartamento e appiccato il fuoco, danneggiando la porta d’ingresso e alcuni oggetti sul pianerottolo. Non ci sono stati feriti ed è stato tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco. L’abitazione è di un 37enne già noto alle forze dell’ordine, il quale avrebbe riferito di non aver ricevuto alcun tipo di minaccia. Le indagini non possono contare su immagini di telecamere né di testimoni, anche per l’ora. Un copione ripetutosi poi anche la notte scorsa.
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