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Maxi-rissa a Sant’Anastasia: spara per una “fila saltata”, arrestati padre e figlio

Maxi-rissa a Sant’Anastasia: spara per una “fila saltata”, arrestati padre e figlio

SANT’ANASTASIA. Indagine lampo dei carabinieri della compagnia di Castello Di Cisterna: sono stato arrestati per concorso in tentato omicidio e detenzione illecita di arma da fuoco il 45enne Salvatore Iasevoli, di Pomigliano d’Arco, e il figlio Stefano, acerrano di 23 anni. Quest’ultimo è stato sentito a lungo. I due sono gravemente indiziati del ferimento del 23enne napoletano Rosario Liguoro (nella foto a sinistra), residente a Sant’Anastasia, e del 22enne napoletano Renato Cerracchio (nella foto a destra), residente a Pomigliano D’Arco, avvenuto nei pressi del McDonald’s di via Palmentola a Sant’Anastasia. Padre e figlio sono stati condotti nel carcere di Poggioreale, dopo aver espletato le formalità di rito. Salvatore Iasevoli è il pistolero degli scontri avvenuti all’alba tra sabato e ieri, tra giovanissimi, fuori al locale, nella zona denominata “Il ponte di ferro”. L’uomo fu già arrestato nel 2022 per tentato omicidio per un investimento con l’auto. Il movente (futile) - a quanto pare - sarebbe il presunto mancato rispetto della fila all’esterno del locale. Un gruppetto di ragazzi, tra cui i due colpiti, secondo il mancato killer avrebbero “fatto i furbi”: ha quindi tirato fuori la pistola e sparato tra i numerosi presenti. Diversi sono riusciti a filmare le scene del terrore, di quella che poteva diventare una carneficina. LA DINAMICA. Secondo quanto accertato, durante la violenta rissa scoppiata ieri mattina, il giovane avrebbe chiesto l’intervento del padre, indicandogli al suo arrivo la persona da colpire. L’uomo avrebbe esploso diversi colpi contro Rosario Liguoro, colpendolo alla gamba e contro suo fratello (senza colpirlo). All’origine di tutta la vicenda ci sarebbe dunque un sorpasso lungo la coda del McDrive. Un’auto in cui c’erano alcune ragazze avrebbe superato le altre in fila. Almeno una ventina i protagonisti del Far West, bilancio finale due feriti: oltre a Liguoro, ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale del Mare di Napoli, c’è Renato Cerracchio, pestato con una mazza da baseball e condotto al pronto soccorso del presidio ospedaliero Villa dei Fiori di Acerra, fortunatamente dimesso ieri mattina. Liguoro ieri sera è entrato per la terza volta in sala operatoria ancora in pericolo di vita. Il giovane ferito da proiettili era già stato operato per la ricostruzione di un vaso sanguigno: nella mattinata le sue condizioni di salute erano lentamente migliorate ed i sanitari l’avevano dichiarato fuori pericolo, anche se la prognosi restava riservata (c’era il rischio era perdere la gamba). Per la cattura di padre e figlio fondamentali i filmati tempestivamente vagliati dai carabinieri della Compagnia della sezione radiomobile di Castello di Cisterna, guidati dal maggiore Pietro Barrel (le indagini sono coordinate dalla Procura di Nola). All’arrivo dei carabinieri sull’asfalto sono state rinvenute strisciate di sangue dei feriti e diversi bossoli espulsi dalla pistola semiautomatica che ha sparato per uccidere. Fondamentali anche le testimonianze, ragazzi choccati sentiti nelle vesti di persone informate sui fatti. Questa scena di violenza urbana testimonia ancora una volta una realtà difficile ed inquietante. Attimi di terrore, urla, viavai in cerca di un riparo di fronte a una mente folle. Senza capire un perché, cosa stesse accadendo. Completamente e drammaticamente sconvolta quella che doveva essere una nottata spensierata, con un panino da mangiare in compagnia, al termine di una divertente movida.

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