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Napoli, Messa con Sepe per l'Unione Farmacisti

Napoli, Messa con Sepe per l'Unione Farmacisti

NAPOLI. Nella Chiesa di Santa Brigida in Napoli, all’interno dei festeggiamenti per san Giovanni Leonardi – fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio e patrono dei farmacisti – si è svolta la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe, che ha segnato la rinascita dell’Unione Cattolica Farmacisti Italiani di Napoli.

Padre Domenico Aiuto dell’Omd ha subito dato un simpatico benvenuto al cardinale Sepe, alla presidente dell’Ucfi Bianca Iengo, consacrata dell’Ordo virginum, ai farmacisti e alle loro famiglie, a tutti i presenti.  

L'OMELIA DEL CARDINALE SEPE. Il cardinale ha ringraziato e durante l’omelia ci ha detto: «I farisei e gli erodiani non erano amici, non si volevano bene, però pur di incastrare Gesù con la loro domanda si mettono insieme. E Gesù naturalmente supera la loro cattiveria, la loro malignità, e risponde con quello stile di carità, di rispetto, di umiltà che è proprio del suo vangelo, della sua vita: “Date a Cesare quello che è di Cesare. E a Dio quello che è di Dio." È successo in passato, anche a noi cristiani, che ci siamo come separati, quasi che il mondo fosse solo una realtà negativa. Ci siamo allontanati. E abbiamo pensato che dovevamo cercare di non partecipare a quella che è la vita di tutti, degli uomini, dei cittadini. Tant’è che si diceva: io come cristiano devo salvare solo la mia anima.” E invece dobbiamo essere buoni cristiani dentro la chiesa e fuori la chiesa. Dobbiamo rispettare le regole della Chiesa e le regole della società. “…perché noi siamo una sintesi di corporeità e di spiritualità.” Con Gesù Dio si fa uomo. E l’uomo è chiamato a diventare come Dio. Per questo dobbiamo “…dare il nostro contributo per una società più giusta, più vera, più autentica, più umana, più sociale. E’ quello che ci insegna il santo Giovanni Leonardi, che vuole lavorare e va in città. Si mette a fare il farmacista. Lo assumono. Era un laico impegnato e a un certo punto il Signore lo chiama. Entra in seminario e viene consacrato sacerdote, immergendosi subito nell’amore a Cristo e a Cristo Crocifisso. Si innamora di Cristo Crocifisso. Capisce le sofferenze, capisce i dolori, come Cristo è venuto a salvarci in quelle che sono le condizioni umane nelle quali spesso ci troviamo a vivere, le difficoltà della vita per quanto riguarda la nostra salute. I santi sono quelli che hanno patito di più. E infatti maldicenze contro questo povero sacerdote. Lui conosce a Roma, dove era andato, s. Filippo Neri che c’aveva il naso buono perché era santo pure isso e che lo porta dal papa. Il papa lo incoraggiò, gli diede fiducia e lo nominò anche visitatore apostolico, cioè una specie di ispettore. E lo mandò a Napoli e a Aversa, come a dire và ad aggiustare un po’ le cose là. Molti amici lo seguirono e fondò una Congregazione religiosa, appunto quella dei Chierici Regolari della Madre di Dio. Il Signore gli diede la grande intuizione di aiutare a formare buoni sacerdoti quelli che venivano da altri paesi e fondò insieme ad altri la Congregazione della Propaganda Fide. Noi dobbiamo prendere la nostra vita seriamente, come l’ha presa s. G. Leonardi. E’ un dono che Dio ci ha dato. E’ un dono che però che va donato come espressione della nostra riconoscenza. Il farmacista ha nella sua identità quello di essere di aiuto agli altri, che sta a disposizione degli altri. E’ per gli altri, è un dono per gli altri. E la dimostrazione più bella – se ce ne fosse stato bisogno – lo abbiamo avuto in occasione del covid. Tanti esempi, tante persone che anche con molti sacrifici si sono dedicati agli altri per aiutare questa nostra società, questa nostra comunità che aveva bisogno di tanto aiuto e di tanta comprensione. Insieme a s. G. Leonardi preghiamo il Signore perché anche questo grande santo, questo grandissimo papa che è stato Giovanni Paolo II - che nella sua carne ha sofferto e ha saputo donare la sua vita, pur nella sofferenza e nelle menomazioni - ci aiuti. Abbiamo bisogno dell’assistenza del Signore attraverso questi santi protettori per superare le tante difficoltà e non farci prendere dal demonio del pessimismo o delle difficoltà quando dobbiamo affrontare qualche malattia o qualche sofferenza. A tutti i farmacisti, e a tutti noi, l’augurio di saper avere il coraggio, in una società molto egoista, molto lontana dai bisogni degli altri, dalle sofferenze degli altri, di saper testimoniare l’Amore di Cristo. Perché solo l’Amore vince la sofferenza e ci apre le porte del cielo. Dio vi benedica e ‘a Maronna v’accumpagni!”      
 
UCFI. L’Ucfi – Sezione Napoli si propone di seguire, nell’esercizio della propria professione, gli insegnamenti del Vangelo e del Magistero della Chiesa cattolica, il miglioramento morale e culturale dell’individuo, il rispetto delle regole deontologiche, l’impegno a favorire il progresso sanitario nei paesi in via di sviluppo attraverso l’invio di farmaci, farmacisti e attrezzature. 

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