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31 Ottobre 2023 - 09:25
Far West a Mergellina, il figlio del boss patteggia e ottiene la scarcerazione. Pistola rubata e fuga all’alt dei carabinieri, il 19enne se la cava con 2 anni e 6 mesi
NAPOLI. Ronda armata nella zona degli Chalet di Mergellina, niente stangata per il rampollo della mala di Barra, che nonostante la pesante contestazione mossa nei suoi confronti riesce a cavarsela con una condanna a dir poco mite, ottenendo anche l’inattesa scarcerazione. Emmanuel Aprea, figlio minore del ras Gennaro Aprea “’o nonno”, è tornato a piede libero lo scorso week end dopo aver patteggiato in appello una condanna a 2 anni e 6 mesi: una sostanziosa riduzione rispetto ai tre anni e mezzo rimediati in primo grado, ma le sorprese non sono finite qui: infatti, non soltanto il 19enne ha ottenuto un importante sconto grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche, ma per lui è scattata anche la sospensione della pena. A rivelarsi determinanti sono state le argomentazioni e la strategia portata in aula dai difensori del pistolero di Napoli Est, gli avvocati Domenico Dello Iacono e Mirella Baldascino, i quali, facendo leva su quanto previsto dalla legge per le condanne inflitte agli imputati di età inferiore ai 21 anni, sono riusciti a ottenere la sospensione della pena. Ridimensionatosi il quadro indiziario, per il rampollo è così scattata l’immediata scarcerazione. Stessa sorte anche per il coimputato Mario Castaldi, fratello del più noto Ciro Castaldi.
La vicenda che ha portato alla sbarra il 19enne di Napoli Est riale allo scorso febbraio. Nel cuore della notte si aggiravano armati fino ai denti nella zona del lungomare. Ritrovatisi imbottigliati nel traffico all’altezza dello Chalet Ciro, uno di loro ha deciso di scendere dall’auto e di avvicinarsi con fare minaccioso a un’altra macchina. Peccato che quest’ultima fosse in realtà un’autocivetta dei carabinieri. La pattuglia dei militari dell’Arma, ovviamente insospettita da quel singolare gesto, ha quindi deciso di approfondire la faccenda. Le cattive sorprese non si sono purtroppo fatte aspettare: i quattro giovanissimi, tra cui Emmanuel Aprea, nascondevano una pistola rubata e sono stati arrestati. In manette erano finiti anche Antonio De Cristofaro, Giuseppe Tulipano e l’incensurato Mario Castaldi. Tutti in auto, percorrevano il lungomare di Mergellina. Fermati per un controllo dopo la singolare incursione nell’autocivetta dall’Arma erano stati perquisiti.
Nel veicolo i carabinieri avevano così trovato una pistola Beretta calibro 7,65 con sei proiettili nel serbatoio e 1.600 euro in banconote di piccolo taglio. L’arma era poi anche risultata provento di un furto commesso nell’ottobre 2022 ai danni di un agenti della polizia municipale di Frattaminore. Dopo l’arresto, Aprea junior aveva tra l’altro anche ottenuto i domiciliari, alla fine di agosto scorso il 19enne è stato condotto nuovamente in carcere per un aggravamento della misura emesso dalla Corte d’appello di Napoli. La sua permanenza dietro le sbarre è però durata molto meno del previsto: giusto il tempo di patteggiare il riconoscimento delle attenuanti generiche. La notizia della sua scarcerazione ha intanto già destato più di qualche preoccupazione negli ambienti investigativi.
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