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01 Novembre 2023 - 20:05
NAPOLI. La società di oggi, alle prese con nuove sfide, vede crescere progressivamente l’abbandono dello sport da parte dei giovani. Un abbandono che, oltre a inficiare il benessere fisico dei ragazzi, sempre più sedentari e meno attenti alla propria salute, ha ripercussioni anche di natura più sociale, poiché rischia di minare un aspetto apicale della loro formazione: lo sviluppo dello “spirito di squadra”, dell’unione e dell’aiuto reciproco, fattori imprescindibili per quelli che, un domani neanche così remoto, saranno gli adulti della nuova classe dirigente.
Fortunatamente, tanti sono i giovani che remano in direzione opposta. Uno di questi è Giuseppe Gentile, rappresentante d’istituto del Liceo Classico Statale Umberto I e uno degli organizzatori del “Torneo Umberto 2023/24” di cui è main sponsor la “Barberia 1976” di via Crispi con il direttore marketing Roberto Bianco. Manifestazione sportiva radicata nella cultura scolastica del prestigioso istituto, il torneo abbraccia tutti gli studenti del Liceo, includendo trasversalmente allievi di tutte le età.
Partite di calcetto che stimolano corpo e mente, incontri che da un lato nutrono lo sviluppo dei singoli partecipanti e dall’altro stimolano la competitività sana, sportiva promuovendo il gioco di squadra, la collaborazione e il lavorare sodo per il raggiungimento di un obiettivo comune.
«Con gli altri soci organizziamo e promuoviamo un torneo a livello amatoriale, e questo secondo me è molto bello, perché è competitivo pur considerando la sua natura amatoriale. - spiega Giuseppe Gentile - Nell’ideazione del torneo abbiamo puntato al meglio: abbiamo preferito un campo più costoso ma migliore, abbiamo preferito completini in un tessuto di qualità maggiore per evitare reazioni alla pelle, abbiamo deciso di prendere gli arbitri perché vogliamo che nessuno si infortuni. Tutte piccole ma importanti accortezze a cui noi teniamo, perché teniamo agli studenti».
Un torneo che rappresenta anche un importante momento di aggregazione: «I ragazzi si riuniscono ogni sabato pomeriggio e nella maggior parte dei casi giocatori e spettatori restano a guardare anche le partite degli altri. La partecipazione è tanta».
«Il mio motto è “il nostro futuro è oggi”, ed è una frase in cui credo davvero, perché i giovani che oggi fanno parte dell’Umberto diventeranno medici, politici, magistrati, e magari si ricorderanno i valori di tutto questo, le amicizie, e se lo faranno in parte sarà anche grazie a noi, e per me questa è una cosa bellissima, ne vado fiero. Il nostro intento è stare bene insieme. È un evento all’insegna dello sport, stare insieme in modo sano, e oggi di cose del genere, così strutturate e con alla base queste premesse e questi obiettivi, non se ne vedono più» conclude Gentile.
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