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03 Novembre 2023 - 08:23
In concomitanza alla celebrazione della messa in suffragio dei defunti, presso la Chiesa Madre del Cimitero Monumentale di Poggioreale, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi è intervenuto sulla situazione delle salme coinvolte dai due crolli che si sono verificati lo scorso anno all’interno del cimitero, il primo avvenuto il 5 Gennaio nella così detta zona degli Illustri e il secondo il 17 Ottobre a Porta Balestrieri, a monte del cimitero stesso. «Davanti alla morte c’è la dignità di tutti. Noi troveremo una sepoltura dignitosa a tutti», assicura Manfredi.
SALME DEL CROLLO AMMASSATE. Per le salme recuperate che sono state collocate in un capannone di ferro proprio davanti alla Chiesa Madre e che aspettano una ricollocazione definitiva «è quasi completo il recupero di tutte le salme: sono circa quattromila ,di cui i due terzi sono state identificate. Solo un centinaio è stato reclamato dalle famiglie perché spesso si tratta di salme che risalgono a più di un secolo fa e quindi chiaramente le famiglie sono lontane o si sono disperse». Il Comune di Napoli si è attivato per il recupero e l’identificazione dei defunti decidendo anche di non spostare le bare per permettere alle famiglie che non si sono ancora presentate di reclamare i propri congiunti, a tal proposito il sindaco riferisce: «Noi attendiamo ancora qualche mese per completare il recupero anche nella speranza che altre famiglie reclamino le salme dei loro cari e poi daremo una sistemazione definitiva a tutti di concerto con la Curia e con le famiglie».
IL DEGRADO. Eppure nonostante le rassicurazioni di Manfredi e l’attivismo del comune la situazione per il 2 Novembre non si è presentata promettente. A distanza di quasi due anni non tutte le salme sono state recuperate e i familiari dei defunti coinvolti procedono alla cieca senza un apposito elenco posto su un sito specifico e senza indicazioni chiare, con la segnaletica scritta con la vernice sui muri e i nomi dei defunti scritti a penna, che non permettono il riconoscimento tra le fila delle bare ammassate nel capannone davanti alla Chiesa Madre. Per non parlare dello stato di abbandono e di degrado del cimitero stesso, già esistente prima dei crolli e peggiorata con la viabilità resa ancora più difficile dalle transenne e i cantieri aperti tra le erbacce e gli edifici fatiscenti.
LA MANUTENZIONE. Il sindaco ha sottolineato che ci sono due condizione diverse da prendere in considerazione per la manutenzione del cimitero. La prima riguarda le aree dei crolli e dei lavori per la realizzazione della metropolitana «l’iter giudiziario -spiega Manfredi – si sta concludendo e ci auguriamo che ci possa essere il dissequestro delle aree e c’è già la ripartenza dei cantieri che possono continuare ad andare avanti - evidenziando - sono stati fatti molti interventi di consolidamento, e a detta dei tecnici garantiscono una perfetta condizione di staticità». La seconda riguarda il problema delle cappelle private nel cimitero monumentale «il 90 % di queste capelle sono nelle disponibilità di famiglie ormai estinte o lontane da Napoli e dunque c’è un problema legato alla manutenzione che compete ai privati». Quindi bisogna risolvere tale problema individuando giuridicamente una procedura che permetta al Comune di acquisire tali capelle e qualora riassegnarle ad altre famiglie. «Con un obbligo di rimessa in sicurezza - chiarisce Manfredi - perché noi non possiamo intervenire, ma è evidente che è indispensabile un intervento straordinario di manutenzione su tutto il complesso monumentale».
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