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Colpiti due clan di Acerra, indagini anche su onoranze funebri

Colpiti due clan di Acerra, indagini anche su onoranze funebri

Quattro persone in carcere e tre agli arresti domiciliari per i reati di trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione e detenzione di armi aggravati dal metodo mafioso, e detenzione e traffico di sostanze stupefacenti. È l'esito di un'operazione della polizia che ha portato, stamattina, all'esecuzione di sette misure cautelari come disposto dal gip del tribunale di Napoli.

L'attività investigativa, effettuata dal febbraio 2022 dalla squadra mobile partenopea e dal commissariato di Acerra, diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito di svelare l'esistenza di due gruppi camorristici operanti nell'acerrano, uniti da un'alleanza, ma tra loro distinti, tanto da avere ognuna i propri vertici e affiliati.

È stata, inoltre, accertata la fittizia titolarità o disponibilità di ditte operanti nel settore delle onoranze funebri sul territorio di Acerra, su cui si sarebbe sempre distinta la famiglia Pacilio, che avrebbe gestito «in modo pressoché monopolistico - scrivono gli investigatori - l'attività di trasporti funebri, servizi di tumulazione, inumazioni ed esumazioni, stampa ed affissione di manifesti mortuari sul territorio».

Quando la ditta dei Pacilio era stata colpita da un'interdittiva antimafia, c'era stato un fittizio passaggio di proprietà con l'obiettivo di «eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione». Infine, nel corso dell'attività è emersa la figura di un soggetto, accusato di aver importato ingenti quantitativi di amnesia, dalla Spagna, nell'estate del 2022 e di aver offerto in vendita ingenti quantitativi di cocaina e amnesia.

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