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Boom di case vacanze, flash mob: «Ritirate la tutela Unesco»

Boom di case vacanze, flash mob: «Ritirate la tutela Unesco»

Le lettere che compongono la scritta "Stop Airbnb" incise su degli ombrelli; uno striscione che recita "Basta case vacanza. Resta Abitante" e annuncia l'avvio delle mobilitazioni in vista del "Cultural Heritage in the 21st century", il vertice - presentato oggi a Roma - che si svolgerà a Napoli dal 27 al 29 novembre, con la partecipazione di rappresentanti ed esperti dei 194 Stati membri Unesco. È questa l'iniziativa che si è svolta a piazza Municipio, dove nel pomeriggio si sono incontrati gli attivisti che hanno dato vita alla mobilitazione "Fate presto!" per chiedere una regolamentazione delle case vacanza a Napoli, in particolare nel centro storico, sito Unesco.

«In vista della conferenza mondiale dell'Unesco a Napoli - questa una delle richieste dei comitati - ci aspettiamo che il Comune abbia già pronte delle misure reali volte a limitare questa speculazione e soprattutto tutelare il diritto ad abitare il centro antico della città». I movimenti denunciano «l'assenza di una normativa che regoli gli affitti a breve termine per uso turistico», una circostanza che «sta producendo effetti gravissimi e irreversibili sulla città».

«Per ogni casa su 100 che viene destinata agli annunci su Airbnb per turisti, gli affitti residenziali - spiegano ancora - crescono almeno del 5,7%. Ed è sotto gli occhi di tutti: è diventato ormai praticamente impossibile trovare casa in affitto, sono sempre di meno e a prezzi sempre più inaccessibili. Il problema si allarga sempre di più: non solo al centro storico, ma il disagio abitativo in tutta la città è enorme, senza nessuna tutela per chi viene sfrattato e ha condizioni di fragilità e di indigenza gravi».

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