Cerca

Bradisismo, resta la zona gialla. Definita l'area rossa: coinvolge 85mila persone

Bradisismo, resta la zona gialla. Definita l'area rossa: coinvolge 85mila persone

«Preoccupiamoci di fare esercitazioni per eventuale evacuazione». Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci striglia i sindaci dell’area dei Campi Flegrei e li invita ad attivarsi in concreto per preparare la popolazione anziché concentrarsi su dichiarazioni che hanno richiamato un verbale della Commissione Grandi rischi. «Il mio compito è preparare la popolazione a qualsiasi scenario. Quante evacuazioni sono state compiute negli ultimi giorni, nelle scuole, negli ospedali, negli uffici pubblici? Di questo io mi preoccupo, non di avere riportato testualmente il verbale della Commissione Grandi rischi». Musumeci, in audizione in Commissione Ambiente alla Camera, sembra, insomma, togliersi un sassolino dalla scarpa. In pratica la situazione è questa: c’è un evidente rallentamento dei fenomeni bradisismici ma l’area dei Campi Flegrei continua a restare sotto stretta sorveglianza. Il titolare della Protezione civile sottolinea - un obbligatorio refrain - che «con questo rischio dobbiamo conviverci ed è giusto che la popolazione sia informata. Anche io vivrei sui Campi Flegrei se avessi lì la casa del nonno ma vorrei essere informato sulle buone pratiche. Non informare la popolazione è una grave responsabilità. La popolazione non va allarmata ma responsabilizzata». Uno dei problemi è il calo dei turisti, una mazzata per gli operatori della zona. Il ministro se la cava con un paragone: «È come se i turisti cessassero di andare sull’Etna solo perché si tratta di un vulcano attivo». È stata quindi definita zona rossa:  coinvolge circa 85mila persone e 15mila edifici. Musumeci l’ha detto al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con i sindaci dell’area, i vertici di Ingv, commissione Grandi Rischi e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio. «Continuiamo a lavorare per intensificare le esercitazioni di protezione civile e avviare nei prossimi giorni la ricognizione della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati nell’area rossa», continua Musumeci, spiegando che la zona insiste su parte del comune di Pozzuoli, parte di Bacoli e parte della città metropolitana di Napoli, come la pianura di Posillipo. È una zona più ristretta rispetto a quella prevista per l’emergenza vulcanologica, e che proprio con il vulcano ha a che fare. Grazie al decreto firmato dal Consiglio dei ministri dello scorso ottobre, il Governo sta cominciando a predisporre tutti gli interventi necessari per la prevenzione e messa in sicurezza del territorio. Il via libera al piano di comunicazione sarà pronto il 27 novembre. Il piano, che sarà redatto dalla Regione Campania in stretta collaborazione con la Protezione Civile, «dovrà coinvolgere la popolazione scolastica - ha concluso Musumeci - In quell’area ci sono circa 125 istituti». Al più presto dovrebbe vedere la luce anche «l’inedito piano di emergenza per il bradisismo, che qui non è mai esistito». Saranno poi intensificate le esercitazioni, in particolare nell’area rossa. Anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e della Città Metropolitana invita alla calma, se non alla saggezza: «Nessun allarme, dunque, ma massima attenzione. Questa emergenza - ha detto - può essere gestita con grande serenità. Il processo è in evoluzione, quindi noi dobbiamo con tinuare a fare il monitoraggio, dobbiamo fare le attività di prevenzione e poi eventualmente ci dobbiamo preparare anche a situazioni più negative». La morale è d’obbligo: «In una zona così ballerina possiamo dire di essere relativamente tranquilli». In pratica l’insieme dei risultati scientifici - aveva detto ancora Musumeci alla Camera - rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo». Sarebbe, dunque, anche la lava nel sottosuolo a causare i fenomeni di sollevamento del terreno e, quindi, dei terremoti la cui frequenza negli ultimi mesi è più che raddoppiata, come spiegato dai vertici di Ingv e commissione Grandi Rischi a palazzo Chigi. «È difficile pensare che la terra non riprenda a sollevarsi - queste le parole del presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni - ma al momento non cè evidenza di un aumento della pericolosità». Conclude il sindaco di Bacoli, Josi della Ragione: «La Commissione Grandi Rischi e l’Ingv hanno pubblicamente riferito di un miglioramento della situazione, ora attendiamo con fiducia quanto sarà inserito nel decreto Campi Flegrei che sarà in Aula al Senato nella prima settimana di dicembre:  per la prima volta si parla di bradisismo in termine di prevenzione, sono 52 milioni di euro investiti in iniziative di prevenzione, è un passaggio importante», conclude il primo cittadino.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori