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Caos Napoli servizi, consiglieri occupano stanza assessore

Caos Napoli servizi, consiglieri occupano stanza assessore

NAPOLI. Attenzione alle partecipate, utilizzo della macchina amministrativa al servizio dei cittadini in un'ottica puramente pubblica, permanenza al fianco dei lavoratori. Che fossero queste le battaglie del gruppo di Napoli Solidale interno alla maggioranza del sindaco Gaetano Manfredi non era un segreto per nessun, di certo non ci aspettava che i consiglieri Sergio D'Angelo e Rosario Andreozzi occupassero l'ufficio dell'assessore Baretta. È accaduto nella serata di ieri ed il motivo è presto detto: il "j'accuse" che i due consiglieri muovono al responsabile del patrimonio della giunta dell'ex rettore della Federico II è legato alla posizione dello stesso Baretta che avrebbe posto a Napoli servizio il divieto di incontrare separatamente i sindacati per l'avviamento della contrattazione di secondo livello aziendale. «Una psozione incomprensibile, che ci auguriamo non sia la medesima di Gaetano Manfredi. Se l'intento era mettere in dubbio la nostra permanenza in maggioranza, la missione è riuscita. Noi crediamo che il futuro di Napoli servizi sia fondamentale e che il problema non sia questa azienda partecipata così importante per la città, bensì l'esatto contrario: il problema di Napoli servizi è legato agli scarsi investimenti posti in essere per essa da Palazzo San Giacomo», le dure parole di Sergio D'Angelo in conferenza stampa. «Abbiamo occupato l'ufficio dell'assessore per un motivo molto chiaro: vogliamo avere subito il parere del sindaco Manfredi. Crediamo fermamente che l'ente locale debba esercitare sì le funzioni proprietarie, ma al tempo stesso costruire armonia, serenità tra i lavoratori di un'azienda strategica che non può essere abbandonata a sé stessa. Non si capisce perché non si possa consentire di incontrare separatamente le organizzazioni sindacali che rappresentano più dell'ottanta per cento di chi è impiegato in Napoli servizi», sono invece le dichiarazioni - invero, senza fronzoli - del consigliere Rosario Andreozzi, che arriva appunto dal mondo sindacale. Una partita aperta dunque, che per i due protagonisti dell’occupazione sarà un'utile occasione di interrogazione al primo cittadino anche su altri temi legati alle partecipate e ai più di 5.500 lavoratori impiegati in esse. «Il campo largo serve a vincere più facilmente le elezioni certo, ma non si può non tenere conto delle diverse sensibilità al suo interno. Se si vuole lasciare entrare i privati all'interno di Napoli servizi, come semprerebbe dalle dichiarazione rese dal sindaco, avremmo più di una riserva. Soprattutto se si dovesse trattare di "fornitori già noti a questa amministrazione".», questa la chiosa dei due "pasionari" in attesa delle dichiarazioni del primo cittadino, in base alle quali si trarranno le prossime decisioni di entrambi circa la loro permanenza all'interno della maggioranza di centrosinistra.

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