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Agguato nel fortino del clan, un 18enne grave in ospedale

Agguato nel fortino del clan, un 18enne grave in ospedale

Il fortino del clan Casella nuovo epicentro dell’interminabile faida di Napoli Est. Dopo le numerose stese registrate negli ultimi mesi, la scorsa notte in via Franciosa si è consumato uno spargimento di sangue che purtroppo era ormai da qualche tempo nell’aria. Ad avere la peggio è stato un ragazzo di appena 18 anni, Daniele Frassanito, originario di Taranto ma domiciliato a Ponticelli, già noto agli archivi delle forze dell’ordine nonostante la giovanissima età. La vittima, centrata da almeno due colpi di pistola, è stata ferita a entrambe le gambe e si trova adesso ricoverata in condizioni critiche, ma non in pericolo di vita, all’ospedale Villa Betania. Ed è proprio qui che già nell’immediatezza dei fatti è stata interrogata dai carabinieri della stazione di Ponticelli, ai quali ha però fornito una ricostruzione piuttosto lacunosa. Frassanito ha spiegato ai militari dell’Arma di non avere la minima idea del perché qualcuno potesse avercela con lui e non ha saputo descrivere i tratti somatici del killer, limitandosi a sostenere che a far fuoco sarebbe stato un sicario solitario. Un versione dei fatti che sembra non convincere troppo i carabinieri, i quali stanno battendo con insistenza la pista del raid di matrice mafiosa. Via Luigi Franciosa è infatti da tempo immemore la roccaforte del gruppo Casella, famiglia capofila della holding criminale di cui fanno parte anche i De Luca Bossa, i Minichini, i Rinaldi e gli Aprea. Il 18enne ferito nell’agguato non risulta affiliato ad alcuna organizzazione camorristica, ma in occasione del suo ultimo arresto avvenuto a ottobre scorso si trovava in compagnia di un 15enne strettamente imparentato con il ras detenuto Giuseppe Casella. In quel frangente i due si resero protagonisti di uno spericolato tentativo di fuga in scooter. I carabinieri riuscirono però a bloccarli, trovandoli in possesso di una pistola replica e di una maschera “Scream” a tema Halloween. Frassanito sarebbe poi legato da rapporti di amicizia anche ad altre giovani leve della mala di Napoli Est, tra cui Emmanuel Aprea, altro volo noto alle cronache cittadine. Un contesto a dir poco esplosivo, soprattutto tenendo conto del fatto che i De Luca Bossa-Minichini e, di riflesso anche i gruppi satellite, sono ormai da anni impelagati in una sanguinosa faida di camorra che li vede contrapporsi agli agguerriti De MiccoDe Martino, con questi ultimi che da qualche mese sarebbero tornati a costituire un clan autonomo. Tornando invece all’agguato della scorsa notte (il 18enne è arrivato in ospedale poco prima dell’una di venerdì), i sospetti degli investigatori dell’Arma si stanno focalizzando in questo momento proprio sul gruppo De Martino “Xx” del rione Fiat: clan che, nonostante i recenti arresti incassati negli ultimi tempi, vanterebbe ancora decine di affiliati a piede libero: giovanissimi pronti a tutto e dal grilletto molto facile. Lungo via Franciosa non sono presenti telecamere di videosorveglianza, ma alcune “voci dal territorio” potrebbero dare presto il provvidenziale sprint alle indagini.

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