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12 Novembre 2023 - 09:06
Il presidente della Fondazione Banco di Napoli: «La svendita del nostro Istituto di credito fu una vergogna»
NAPOLI. La nostra identità culturale? Ci serve per poter avere un futuro. Viene fuori questo dalla due giorni di studio e confronto tra imprenditori e politici della Fondazione Banco di Napoli “Sud, identità e futuro”. La perdita dei centri decisionali e delle funzioni burocratiche di Napoli, ex capitale, lo smantellamento dell’apparato industriale, ma anche l’acquiescenza della classe politica di fronte alla svendita del Banco di Napoli e alla sottrazione dell’Authority Tlc, trasferita a Roma, sono tornati ad essere un tema di discussione. Ieri, il prof. Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione, ha riassunto l’analisi degli studiosi: «i problemi di sviluppo nel Sud sono questioni politiche più che tecniche. C’è il nodo dell’impoverimento dei luoghi decisionali. Valga per tutti l’Istituto bancario di riferimento della Fondazione. Vergogna per la cifra a cui è stato venduto (61 miliardi di vecchie lire, ndr) rispetto al suo valore». «Qui - ha proseguito Abbamonte - abbiamo posto il problema dell’identità culturale e della specificità identitaria come risorsa e abbiamo dimostrato la peculiarità dell’autonomia, di fronte a una capacità economica cancellata da una serie di imposizioni burocratiche che hanno asfissiato chi vuole fare impresa nel Sud. E poi esiste il problema delle infrastrutture carenti, gravissimo. Aggiungo l’esodo dei nostri talenti, del capitale umano qualificato del Mezzogiorno e le decine di migliaia di giovani emigrati. Infine - ha concluso il presidente della Fondazione Banco di Napoli - pesano i vincoli europei che rendono difficili gli aiuti nelle aree depresse». Il ministro dell’Università e la Ricerca, Annamaria Bernini, in un messaggio ha definito «sapere, cultura, ricerca, e la sinergia tra istituzioni, imprese e cittadini l’unica arma del Mezzogiorno. E la Fondazione - ha aggiunto - si conferma uno dei più importanti giacimenti culturali che possiede il Sud». Maurizio Dente, del Roma, ha guidato la sessione degli imprenditori, con il presidente di Confindustria Napoli Costanzo Jannotti Pecci, il presidente di Bcp Mauro Ascione, il fondatore di Ala (Advanced Logistics for Aerospace) Fulvio Scannapieco, e l’amministratore unico di D.D. Innovation, Giovanni D’Arienzo. Un’impresa di Monopoli che ha brevettato un sistema di cogenerazione per caldaia ed è stata premiata dalla Fondazione Italia-Usa tra le 500 start-up più innovative. Moderati dal direttore del “Mattino”, Francesco De Core, sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio Regionale Fulvio Bonavitacola, il senatore di Fdi Sergio Rastrelli, il presidente della Commissione parlamentare per gli Affari regionali Francesco Silvestro e l’assessore al Bilancio del Molise Gianluca Cefaratti.
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