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Violenza sessuale di gruppo su compagno di scuola disabile, tre arresti

Violenza sessuale di gruppo su compagno di scuola disabile, tre arresti

SANT'ANTIMO. Bullizzato, ridicolizzato e addirittura palpeggiato da tre compagni di scuola, la vittima è un minorenne con disabilità psichica. Tre giovani di Sant'Antimo, nel Napoletano, tra cui un minorenne sono finiti in carcere stamattina. Ad arrestarli i carabinieri della Tenenza di Sant'Antimo, che hanno eseguito due ordinanze di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emesse dal Tribunale di Napoli Nord e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli su richiesta delle rispettive Procure.

I tre giovani indagati (uno dei quali minorenne all'epoca dei fatti) sono gravemente indiziati, in concorso tra loro e a vario titolo, di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno di un minore, con l'aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima. I fatti sono emersi dopo la denuncia della madre del ragazzino disabile, presentata in caserma lo scorso marzo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, si tratterebbe di un gravissimo caso di bullismo ai danni del minorenne portatore di handicap. Le indagini, condotte in sinergia tra le due Procure, hanno permesso di raccogliere diversi elementi nei confronti dei tre indagati, compagni di scuola della vittima che, con ripetute aggressioni fisiche, violenze verbali, ingiurie, offese, insulti ed atti denigratori quali sputi, palpazioni genitali e addirittura urinando sul ragazzino, hanno causato al minore un perdurante e grave stato di ansia e paura. Alcuni episodi sarebbero stati anche ripresi con gli smartphone.

GLI ARRESTATI. Hanno 20, 19 e appena 18 anni i tre ragazzi arrestati per atti di bullismo e violenza sessuale ai danni di un 17enne affetto da disabilità fisica. Almeno due terribili episodi di violenza sarebbero stati ripresi con i telefonini dai tre compagni di classe che, spesso, fingendosi amici della vittima si presentavano a casa sua. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, in realtà era solo una scusa per chiudersi in una stanza e malmenare il 17enne.

Il ragazzino sarebbe stato picchiato e spinto giù per le scale. Una volta a terra dolorante, uno dei bulli avrebbe urinato su di lui. In un altro episodio, addirittura il ragazzino sarebbe stato preso a bastonate. Inoltre aggressori, sempre in branco, si incoraggiavano a vicenda e i magistrati sottolineano come queste aggressioni siano avvenute "per dare sfogo alle proprie frustrazioni". Gli episodi sarebbero andati avanti dallo scorso anno e fino a marzo 2023, quando uno degli indagati era ancora minorenne. 

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