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San Carlo, Lissner: «La politica entra troppo nelle istituzioni culturali»

San Carlo, Lissner: «La politica entra troppo nelle istituzioni culturali»

«L'immagine del Teatro San Carlo si rilancia ogni giorno con gli spettacoli che noi abbiamo già fatto e che faremo in questa prossima stagione. Io penso che abbiamo pianificato una stagione dove non c'è un grande cantante internazionale che non è presente. Tutti sono presenti durante la stagione. Si rilancia con la qualità artistica lasciando la politica fuori il più possibile'». Lo ha detto il Sovrintendente del Teatro San Carlo, Stephane Lissner, a margine della conferenza stampa di presentazione del rinnovo della partnership tra il San Carlo e Unicredit, sulle polemiche relative alla sua sospensione e poi reintegro nell'incarico al teatro napoletano. «Penso che gli enti pubblici siano qui per sostenere un teatro e quindi il San Carlo. Per me non c'è problema, io sono qui sono tornato il 12 settembre e tutto va bene. Sul ruolo della politica, In Italia, in Francia, adesso c'è un po' dappertutto così. Penso che la politica entra un po' troppo nelle istituzioni culturali. E' così. Adesso per me è passato tutto questo. Ho fatto anche 10 anni alla Scala, sono abituato alle polemiche, non c'è problema», ha concluso Lissner.

L'INTERVENTO DI MANFREDI

Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: «Non penso che la politica sia invasiva, penso che l'autonomia del San Carlo sia stata garantita e come presidente della Fondazione lo posso confermare. Poi siamo in uno stato democratico e se il Parlamento prende delle decisioni rappresenta la massima espressione della volontà dei cittadini. Tutte le fasi complesse possono avere gestioni migliori o peggiori. Dobbiamo guardare avanti, al valore del teatro e della sua fondazione. Ho sempre detto che rappresentiamo una piccola parentesi in una storia secolare, l'unico interesse che dobbiamo avere è garantire la qualità della proposta artistica e la stabilità del teatro», ha concluso il sindaco. 

Sul futuro del Massimo napoletano, il primo cittadino e presidente della fondazione ha aggiunto: «L'investimento privato è fondamentale per il San Carlo perché deve integrare il supporto pubblico che è necessario ma riuscire ad attrarre finanziamenti di grandi e piccole aziende che siano in grado di dare supporto ulteriore soprattutto per quei programmi speciali che si stanno portando avanti è fondamentale per avere una programmazione efficace dall'altra incrementare le attività sociali che il San Carlo sta sviluppando a Napoli e che sono importanti soprattutto per le periferie, la creatività e per i giovani»

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