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Castellammare, il Consiglio di Stato annulla lo scioglimento del Comune per camorra

Castellammare, il Consiglio di Stato annulla lo scioglimento del Comune per camorra

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso contro lo scioglimento del Comune di Castellammare di Stabia per infiltrazioni della criminalità organizzata presentato dall'ex sindaco Gaetano Cimmino e da altri ex amministratori. La terza sezione del Consiglio di Stato, presidente Raffaele Greco, ha annullato la sentenza della prima sezione del Tar del Lazio, che confermava la deliberazione del Consiglio dei ministri di febbraio 2022, rinviando a una nuova sezione del Tribunale amministrativo del Lazio.

Il ricorso è stato presentato dall'ex sindaco Gaetano Cimmino, difeso dagli avvocati Angelo Clarizia e Domenicantonio Siniscalchi, insieme ad altri 18 ex amministratori tra assessori e consiglieri comunali. Nella sentenza della terza sezione del Consiglio di Stato viene rilevato come "non sembra priva di fondamento la censura sull'assenza complessiva della motivazione" nella sentenza della prima sezione del Tar del Lazio che confermava lo scioglimento deliberato dal Cdm.

"La decisione in esame - si legge - valutata con riferimento all’ambito particolare in cui si collocano i provvedimenti di scioglimento dei Comuni, risulta infatti articolata, in via generale, su una motivazione che richiama più i principi in materia che le confutazioni dei ricorrenti". In un altro passaggio si legge che "l’estrema genericità delle motivazioni su cui si regge la sentenza impugnata, nella quale non è rinvenibile alcun riferimento argomentato ai vari elementi indiziari sui quali si è basato il censurato decreto di scioglimento, non consente in alcun modo di comprendere il percorso logico-giuridico su cui il Tar ha fondato le proprie conclusioni".

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