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18 Novembre 2023 - 09:43
Polveriera Napoli Est, “’a serpe” ferito da un colpo di pistola: rischio faida. Due imboscate in poche ore, il 46enne Filippo Di Lernia gambizzato a Barra
NAPOLI. Dopo le avvisaglie delle ultime settimane, i sicari di Napoli Est hanno deciso di alzare il tiro. Lo hanno fatto in due distinti raid, quasi sicuramente non collegati tra loro, con altrettante vittime, entrambe finite in ospedale, ma per fortuna senza gravi conseguenze fisiche. A finire nel mirino sono stati Massimiliano Baldassarre, alias “”a serpe”, 47 anni e una sfilza di precedenti alle spalle, ritenuto dagli inquirenti tra gli emergenti ras della periferia orientale, e Filippo Di Lernia, 46 anni, anch’egli noto agli archivi delle forze dell’ordine, ma senza legami accertati con la criminalità organizzata: non a caso su quest’ultimo ferimento gli investigatori battono la pista del regolamento di conti scaturito da questioni personali.
A preoccupare la polizia, che sta conducendo le indagini su entrambi i raid, è dunque soprattutto l’agguato teso a Massimiliano Baldassarre. La “serpe” è stata ferita da un colpo di pistola al braccio destro mentre si trova in un autolavaggio di via Musci, nel comune di Pollena Trocchia. I sicari sono piombati sulla scena a bordo di un’auto e il passeggero, con il volto travisato, ha sparato all’impazzata in direzione del 47enne, centrandolo per fortuna con un unico colpo. Accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania e ricevute le medicazioni del caso, “’a serpe” è stato dimesso dopo qualche ora. Cugino di uno dei boss del clan Rinaldi di San Giovanni a Teduccio, fino a pochi mesi fa Baldassarre veniva accreditato tra i nuovi capizona del temibile clan De Luca Bossa di Ponticelli, recentemente decimato da arresti eccellenti.
Stando però ad alcuni più recenti rumors investigativi, il 47enne si sarebbe negli ultimi tempi avvicinato ai Veneruso di Volla e avrebbe provato a creare un gruppo autonomo, di cui sarebbe stato il referente. Una scalata che potrebbe avergli causato più di qualche inimicizia nel Vesuviano. Da qui, forse, il movente dell’agguato scattato ieri mattina nell’autolavaggio di Pollena Trocchia. La scia di sangue non si è però fermata qui. Qualche ora più tardi, infatti, accompagnato dal fratello, è arrivato al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare il 46enne Filippo Di Lernia. Residente a San Giorgio a Cremano e già noto alle forze dell’ordine, l’uomo sarebbe stato ferito da un sicario solitario mentre percorreva corso Bruno Buozzi, nel quartiere napoletano di Barra. In questo caso la polizia ipotizza che si sia trattato di una vendetta privata e non esclude che la vittima conoscesse l’aggressore.
Le indagini proseguono comunque a tutto campo e gli inquirenti hanno pattugliato la zona in lungo e in largo alla ricerca di telecamere che possano aver inquadrato la sparatoria. Di Lernia, centrato da un colpo di pistola alla gamba, resta intanto ricoverato all’ospedale di Ponticelli: le sue condizioni non sembrano però preoccupare i sanitari. Le due sparatorie di ieri mattina vanno a inserirsi in un contesto a dir poco esplosivo, quello della periferia est, dove appena pochi giorni fa era registrata l’ennesima stesa, in quel caso nel bunker dei Casella.
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