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Occupa casa abusivamente, si pente e la restituisce

Occupa casa abusivamente, si pente e la restituisce

QUARTO. Succede tutto e il contrario di tutto. Una donna che aveva occupato abusivamente una casa popolare a Quarto, la notte scorsa ha chiamato i carabinieri consegnando loro le chiavi dell’alloggio. Un vero e proprio pentimento. Si è conclusa così la vicenda che ha visto coinvolto un 58enne residente nel comune flegreo che lo scorso 7 novembre aveva denunciato l’occupazione del proprio appartamento avvenuta mentre era al lavoro.

«Questa storia è finita come doveva finire. La signora si è ravveduta anche se dovrà rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia. Ora però bisogna fare chiarezza: la necessità di avere un posto in cui vivere non può coincidere con il compiere azioni illecite. Bisogna fare richiesta ed essere inseriti in graduatoria e non occupare con la forza le case altrui, togliendo di fatto il diritto alla casa ad altre persone. Inoltre questo modo di agire alimenta quel mercato illegale, che stiamo denunciando da tempo, sulle occupazioni abusive gestite dai clan». Così il deputato di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) Francesco Emilio Borrelli a cui l’uomo si era rivolto per denunciare la situazione. Ad occupare la casa era una donna incinta con tre bambini. «Chi compie tali azioni poi perde ogni diritto alle graduatorie e deve poi pagarne le conseguenze ricorda Borrelli Tale vicenda dimostra, ancora una volta, quanto sia necessaria la pressione costante dello Stato sul fenomeno delle occupazioni abusive per ripristinare la legalità. Per questo ringrazio il Sindaco di Quarto e le forze dell’ordine per aver avviato subito le azioni di intervento atte a liberare la casa».

Probabilmente ha fatto da deterrente il giro di vite previsto nel “pacchetto sicurezza”. La donna sarà rimasta impaurita: per l’occupazione degli immobili abusivi viene istituito nel codice penale un reato ad hoc (art.634 bis cp) mentre finora la fattispecie veniva ricondotta all’art.633 cp che punisce con la reclusione da uno a tre anni e la multa da 103 a 1.032 euro l’invasione di edifici (e terreni). Con la nuova norma il reato di “occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui”, perseguibile a querela della persona offesa, prevede una reclusione da due a sette anni. Ma se l’occupante collabora all’accertamento dei fatti e rilascia volontariamente l’immobile non andrà incontro a responsabilità penale. L’altro caso clamoroso è quello raccontato ieri, riguarda una donna anziana, legittima assegnataria di un appartamento di edilizia popolare, 85 anni, allettata. Le hanno letteralmente sottratto l’alloggio dopo che era rimasta sola: il figlio, F.R., 53 anni, era stato infatti arrestato per tentato omicidio. Dopo una lite condominiale aveva dato fuoco alla vicina di casa, 48 anni. Abbiamo già spiegato che, in questo contesto, l’anziana non c’entra nulla. Questi raid hanno un comune denominatore, accadono in via De Gasperi, zona della “219”. In un caso c’è chi ha trasformato giocoforza la sua vettura in un’alcova scomoda e fredda.

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