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20 Novembre 2023 - 08:23
NAPOLI. Ucciso a coltellate da una persona, uomo o donna ancora non è chiaro, che conosceva e alla quale avrebbe aperto la porta. Mario Palma, pensionato 81enne ex dipendente ospedaliero senza precedenti penali, è stato colto di sorpresa dalla furia dell’aggressore e non ha potuto difendersi presumibilmente nella tarda mattinata di ieri nella sua abitazione di Fuorigrotta, in via Mario Gigante 10. Ma il delitto non ha ancora un movente: non c’erano segni d’effrazione e dall’appartamento non mancherebbe nulla. Un giallo in piena regola, sui cui stanno indagando i carabinieri della compagnia Bagnoli.
LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA. Mario Palma era celibe, viveva da solo e non aveva figli. Cosicché si deve a una vicina di casa se il cadavere è stato scoperto in tempi relativamente brevi, anche se troppo tardi per qualunque tentativo di soccorso. L’81enne era a pancia in giù e quando il medico legale ha girato il corpo, si sono viste ferite da taglio al volto e al collo: ben sei, a dimostrazione che l’omicida si è accanito contro di lui. Ma perché? Ecco il mistero. L’uomo non conduceva una doppia vita secondo quanto sarebbe venuto fuori finora, non navigava nell’oro come dimostra l’appartamento al piano ammezzato in cui abitava. Conduceva un’esistenza tranquilla, anche in considerazione dell’età avanzata, e l’unico punto di riferimento in famiglia era il fratello. Proprio a lui si è rivolta la vicenda di casa, intorno alle 15 e 30 di ieri. È stata lei a dare l’allarme: davanti alla porta d’ingresso di Mario Palma ha visto delle macchie di sangue, si è insospettita e ha provato a chiamare l’anziano. Ha bussato più volte, ma non ha ottenuto nessuna risposta. Preoccupata, ha telefonato al fratello della vittima e poco dopo, alle 16 circa, è scattato l’intervento dei carabinieri con la terribile scoperta: l’81enne era stato accoltellato più e più volte. Era riverso a terra, faccia in giù, in una pozza di sangue. Nelle prime fasi degli accertamenti gli investigatori non escludevano nessuna ipotesi, anche se la presenza di tutto quel sangue faceva propendere per una morte violenta. Ma la certezza che si trattasse di un omicidio è avvenuta quando il medico legale ha autorizzato lo spostamento del corpo. È stato allora che sono spuntate le sei ferite, tre al volto e altrettante al collo. Un’aggressione violenta, dunque, alla quale nelle prossime ore si cercherà di dare una risposta. I carabinieri stanno esaminando le immagini delle telecamere presenti in zona, ricostruendo le ultime ore di vita del pensionato attraverso le testimonianze del fratello e dei vicini, a cominciare dalla donna che dal sangue che proveniva dall’appartamento ha intuito che qualcosa di grave era successo. È caccia all’assassino, ma per ora una traccia precisa non ci sarebbe.
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