Cerca

Napoli, «così rilanciamo il Centro storico»

Napoli, «così rilanciamo il Centro storico»

NAPOLI. Dieci interventi conclusi, nove che termineranno entro il 2024 e otto per i quali bisognerà intercettare altre forme di finanziamento. Eccolo il nuovo piano del Comune per risollevare il «Grande progetto per il centro storico Unesco». Lo stato di avanzamento del piano è stato presentato nel pomeriggio in una conferenza che si è tenuta nella chiesa di Santa Maria della Colonna. Ventisette grandi interventi fra chiese, edifici storici e spazi urbani sono stati attuati o dovranno essere conclusi per un importo complessivo di 82,5 milioni di euro. Un avvicinamento alle Giornate Unesco (27-29 novembre) che il sindaco richiama: «ricorderemo che servono strumenti robusti per intervenire sull'uso dei centri storici. E' un tema politico: conservare l'identità del luogo».

I PROGETTI «Da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato per fare in modo ci fossero delle perizie di variante con progettazione esecutiva di tutti i progetti, valutando quali fossero realizzabili e quali no nei tempi europei previsti. È stata data una accelerata e adesso abbiamo progetti esecutivi ben fatti per cercare nuovi finanziamenti - ha spiegato ieri il sindaco Manfredi - Ora il quadro è molto preciso». «Con i fondi europei l'uso pubblico è garantito - ha aggiunto ancora Manfredi - dopo il collaudo si farà la convenzione tra Comune e ente proprietario per garantire la gestione». E spuntano anche alcune idee per alcune aree in particolare. «Castel Capuano per esempio ha già una sua fondazione, per il teatro romano potremo coinvolgere, come alle Fontanelle, cooperative di giovani», dice l’ex ministro dell’Università. Al sindaco l'idea di un museo a Castel Capuano con i “corpi di reato” piace. «Potrebbe essere anche un museo della tradizione giuridica della città». Il marchio Unesco non è un rischio? «No - assicura concludendo Manfredi - e il prossimo evento sarà l'occasione per affermare la forte volontà di gestione del centro storico».

IL LAVORO Per arrivare allo stato dell’arte c’è stato grande impegno del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Lieto. «Abbiamo fatto un lavoro tecnico di revisione molto accurata dei progetti. Lo abbiamo fatto alla luce dello stato di avanzamento di ciascun progetto e soprattutto rispetto alle scadenze del programma e rientrare nei tempi stabiliti per tutelare il finanziamento nei casi in cui era possibile. Proponiamo un piano Unesco praticabile dal punto di vista della realizzabilità».

I DUBBI Di grande interesse anche l’intervento di Gennaro Rispoli, presidente dell’osservatorio permanente per il Centro storico di Napoli - sito Unesco: «Non si può non ammettere e non risconoscere che da 1995 ad oggi questo progetto non è stato una marcia trionfale. Il progetto gestionale non c’è stato, è mancato. Ora, però, non dobbiamo perdere questa opportunità. Eravamo fermi e ora è necessario ripartire», ha concluso Rispoli.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori