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23 Novembre 2023 - 10:39
NAPOLI. Un sorpasso azzardato con velocità ben sopra il limite consentito in quel tratto, un tasso alcolemico di 0,9 g/l e l’assunzione di cocaina. Sarebbero stati questi i tre micidiali ingredienti che la notte del 30 settembre scorso hanno portato Dario Lenci, 34 anni, a perdere il controllo della propria Audi “Rs4”, invadendo in via Terracina la corsia opposta e travolgendo frontalmente lo scooter sul quale viaggiavano Francesco Altamura, 23 anni, e la fidanzata Lucia Morra, 20 anni. Per i due centauri non ci fu alcuna possibilità di scampo: entrambi morirono sul colpo. Per Lenci, al termine di una delicata attività di indagine, il gip del tribunale di Napoli, Federica De Bellis, martedì pomeriggio ha invece disposto la misura cautelare degli arresti in casa. Con l’arresto del presunto pirata della strada l’inchiesta sul caso approda così finalmente a una svolta. L’incensurato Lenci, difeso dagli avvocati Antonio Abet e Gandolfo Geraci, sarà sottoposto domani all’interrogatorio di garanzia innanzi al gip e in quella sede potrebbe provare a chiarire la sua posizione. Pesantissima, però, l’accusa da cui il 34enne sarà chiamato a difendersi: duplice omicidio stradale. Gli elementi indiziari raccolti dalla polizia municipale in questi mesi hanno consentito di stabilire, ferma restando la presunzione di innocenza fino a prova contraria, che Lenci fosse alla guida in stato di ebbrezza e di alterazione dovute all’assunzione di alcol e stupefacenti. Gli accertamenti eseguiti in ospedale nell’immediatezza dei fatti hanno infatti accertato che il suo tasso alcolemico fosse di 0,9 g/l (il limite di legge è fissato a 0,5 g/l) e che avesse assunto anche della cocaina. Sul punto, gli inquirenti sembrano non avere dubbi: «Se ne deduce - si legge nel provvedimento cautelare - che la manovra del tutto avventata sia stata posta in essere anche in ragione dello stato di alterazione». Un quadro a dir poco compromesso, da cui sembra emergere l’esclusività responsabili di Lenci per una tragedia che poteva essere evitata.
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