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23 Novembre 2023 - 20:37
Iniziativa organizzata dalla Proloco e patrocinata dal Comune nell’aula consiliare in piazzale Europa. Sarà proiettato il corto “Grazie per averci creduto”
QUARTO. La città di Quarto dalla parte delle donne. Si chiama “Nemmeno con un fiore” l’iniziativa, organizzata dalla Proloco e patrocinata dal Comune, a sostegno della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre in tutto il mondo il 25 novembre e che nel comune flegreo si svolgerà domani a partire dalle ore 9.30 nell’aula consiliare in piazzale Europa. Una giornata di studio e approfondimento che vedrà i saluti del primo cittadino Antonio Sabino, del vicesindaco Annarita Ottaviano, dell’assessore alle politiche sociali Raffaella De Vivo. Alla proiezione del corto “Grazie per averci creduto”, realizzato da una storia vera, seguirà un incontro/dibattito con gli studenti delle scuole di Quarto, con la partecipazione dell’associazione guidata da Rosella Torterelli, Asd Emozioni in movimento, che presenta il balletto su coreografia di Sabrina d’Aguanno, sulla musica della colonna sonora del corto “Lascio la luce accesa” di Susanna Rapucci. Gli interventi di Alessandra Pagliuca, Maria Lippiello, coordinatrice degli Stati Generali delle donne, Maddalena Spompanato, Associazione Libera dalla Violenza, anche con la partecipazione dell’Associazione Asd Lo slogan della manifestazione recita “Per combattere l’odio, l’abuso, la violenza ci vuole una rivoluzione gentile”. Ricordando le parole di Dacia Maraini, non a caso il comune di Quarto tra le varie deleghe ha assegnato a Raffaella De Vivo la delega alla gentilezza. Rilevante il contributo fornito dall’avvocato Franca Baiano, sempre accanto alle iniziative a difesa dei diritti delle donne per la buona riuscita della iniziativa. La giornata si concluderà con l’installazione di una panchina rossa, simbolo della lotta contro i femminicidi. Perché per combattere l’odio, l’abuso, la violenza ci vuole una rivoluzione gentile. Il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, furono uccise tre attiviste politiche, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa) per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Quel giorno le sorelle Mirabal, andavano a far visita ai loro mariti in prigione, ma furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Da quel giorno il 25 novembre si combatte la violenza, tutti i tipi di violenza, contro le donne.
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