Sorpasso killer, il “pirata” risponde al gip

NAPOLI. Davide Lenci, l’uomo arrestato pochi giorni fa con l’accusa di duplice omicidio stradale, decide di non trincerarsi dietro il silenzio. Il 34enne accusato di aver investito e ucciso in via Terracina il 23enne Francesco Altamura e la fidanzata 20enne Lucia Morra, ha infatti deciso di rispondere alle domande del gip. Accompagnato dai suoi avvocati, i penalisti Antonio Abet e Gandolfo Geraci, Lenci, attualmente sottoposto ai domiciliari, si è presentato all’interrogatorio di garanzia e ha deciso di non avvalersi della facoltà di non rispondere. Il 34enne ha dichiarato che la sua vita «è distrutta» e che non si dà «pace per l’accaduto». Quanto alla dinamica del sinistro e al suo sorpasso terminato con l’invasione della corsia opposta e lo schianto con i due centauri, Lenci ha spiegato di non aver visto lo scooter arrivare e di aver provato istintivamente a frenare «ma ormai era troppo tardi», ricordando però di essersi «subito fermato» e di aver «chiamato polizia, carabinieri e ambulanza, ma purtroppo non c’era più nulla da fare». In merito agli accertamenti di laboratorio da cui è emersa l’assunzione di cocaina e alcol, Lenci ha ammesso di essersi “fatto”, pur con un distinguo. Il 34enne ha infatti spiegato di aver assunto nel primo pomeriggio una dose di “neve”, di cui era un «consumatore saltuario», e che riteneva ormai cessato l’effetto. Le indagini della municipale hanno però accertato che Lenci fosse alla guida in stato di ebbrezza e di alterazione dovute all’assunzione di alcol e stupefacenti. Le analisi eseguite in ospedale nell’immediatezza dei fatti hanno infatti dimostrato che il suo tasso alcolemico fosse di 0,9 g/l (il limite di legge è fissato a 0,5 g/l) e che avesse assunto anche della cocaina. Sul punto, gli inquirenti hanno scritto nel provvedimento cautelare: «Se ne deduce che la manovra del tutto avventata sia stata posta in essere anche in ragione dello stato di alterazione».