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29 Novembre 2023 - 15:37
NAPOLI. Chiamò "cafoni" gli affiliati al clan Abbinante e fu ucciso in un agguato. Dopo 24 anni, risolto coldcase di camorra. Il personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
In cella è finito A.F., uomo ritenuto legato al clan Abbinante, accusato dell'omicidio aggravato da futili motivi e dal metodo mafioso di Vincenzo Ardimento, avvenuto il 25 giugno 1999 a Napoli in via Fratelli Cervi, nei pressi dei porticati del Lotto T/B, nel periodo della prima faida di Scampia.
Nel corso delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono emersi indizi grazie alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia da cui, dopo i riscontri effettuati dalla Squadra Mobile, è arrivata la richiesta di arresto. Dalla ricostruzione degli inquirenti, è emerso che l'omicidio sarebbe stato commesso per punire la vittima ''colpevole'' di aver insultato gli Abbinante definendoli dei ''cafoni''.
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