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Aggressioni in ospedale, nuova cruenta escalation

Aggressioni in ospedale, nuova cruenta escalation

Medici colpiti al Cardarelli, infermieri nel mirino all’Ospedale del Mare. Rea: «Rischiamo la vita»

NAPOLI. Medici aggrediti dal figlio di un paziente al Cardarelli, una porta di vetro danneggiata all’ospedale del Mare dove già alcuni giorni fa due infermieri erano stati aggrediti. È l’ennesima escalations di episodi di violenza all’interno degli ospedali.

CARDARELLI. Partiamo dall’ulcitimo episodio in ordine di tempo. Ieri pomeriggio i carabinieri del Vomero sono intervenuti all'ospedale Cardarelli di Napoliper un'aggressione al personale sanitario. Nel reparto di medicina interna, due dottori sono stati aggrediti e insultati dal figlio di un paziente in degenza. Non sono ancora chiare le motivazioni e, secondo quanto si apprende, i medici sono ancora in attesa dei referti dopo l'aggressione subita. Solo successivamente sarà formalizzata la denuncia.

OSPEDALE DEL MARE/1. Ieri sera, invece, nuovo episodio all’Ospedale del Mare. Nella tarda serata, nel quartiere di Ponticelli a Napoli, i carabinieri di Poggioreale hanno denunciato una 36enne per aver danneggiato il vetro di una porta del pronto soccorso dell’ospedale del Mare. La donna era in attesa del proprio turno nell'area del triage quando, per motivi in corso di accertamento, avrebbe colpito il vetro con un pugno.

OSPEDALE DEL MARE/2. Qualche ora prima un nuovo episodio, denunciato dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” attraverso i suoi canali social. «Giunge in reparto il racconto dell’associazione un 30enne con problemi psichici. Il personale lo prende in carico cercando di somministrare la terapia ma il ragazzo si dimena. I camici bianchi provano in tutti i modi a contenerlo ,ma improvvisamente l’uomo sferra un morso sulla mano di un infermiere tranciandogli di netto il dito della mano. La furia aggressiva dell’uomo non finisce qui, di fatto sferra un cazzotto in pieno volto ad una infermiera. L’infermiere chiosa il post su Facebook è attualmente ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale del mare, purtroppo non è stato possibile ricucire il dito , domani, quando sarà dimesso dal reparto andrà a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine».

L’APPELLO. Sul caso interviene l’ordine delle professioni infermieristiche di Napoli che si dice «fortemente provata per l'aggressione ai due infermieri dell'ospedale del Mare». E lancia un appello alle istituzioni tutte e le parti sociali a fare fronte comune affinché si prendano provvedimenti severi e azioni di contrasto efficaci. Nel frattempo «sollecita il Prefetto di Napoli appena insediato, le forze dell'ordine si legge in una nota ad attivare i presidi di polizia negli ospedali annunciati e solo parzialmente attuati». L'Opi lancia poi l'allarme: «In ospedale si rischia la vita per prestare cure. E di questo passo, avremo sempre meno infermieri in corsia. Troppo rischioso. Si va al lavoro come in trincea. E l'ultimo gravissimo episodio che ha colpito severamente due colleghi dell'ospedale del Mare ne è la riprova, cosi come la continua perdita d'attrattiva della professione», dice Teresa Rea, presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche di Napoli. «Ai colleghi aggiunge esprimiamo la solidarietà umana e professionale e assicureremo la vicinanza della professione, con l'impegno a sostenere in ogni iniziativa, anche legale, i colleghi colpiti». All'Ordine ricordano che solo nell'Asl Napoli 1 si contano nel 2023 57 aggressioni, 86 tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno.

NESSUNO TOCCHI IPPOCRATE. "Sequestra il personale sanitario per delle sacche del catetere destinate alla madre"; "con un morso stacca il dito ad un infermiere e colpisce con un pugno un'infermiera". Scene di sanità a Napoli, dove l'associazione Nessuno tocchi Ippocrate (NtI) ha segnalato via Facebook "3 aggressioni in 24 ore". Sono le numero 56, 57 e 58 del 2023 per l'Asl Napoli 1, che portano il bilancio a "87 aggressioni totali tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno". NtI calcola "una aggressione al personale sanitario ogni 6 giorni nel territorio di Napoli", e "una aggressione ogni 3 giorni tra Napoli e provincia. Numeri che restano allarmanti". L'escalation di violenza comincia giovedì pomeriggio "al distretto Asl Napoli 1 Centro di Ponticelli - Barra in via Ammendola: un 46enne del luogo - ricostruisce l'associazione - ha aggredito la vigilanza e si è intrufolato all'interno dei locali Asl pretendendo dal personale medico-infermieristico delle sacche catetere di qualità migliore per la madre", perché "a detta sua quelle fornite dall'Asl erano scadenti. Addirittura un dipendente è stato costretto ad andare in farmacia e a comprargliele di tasca propria", ma "nemmeno questo ha soddisfatto l'uomo che, lanciandole in faccia al camice bianco, ha preteso un buono per acquistarle di persona". Non solo: "L'uomo ha impedito a tutti di uscire dalla struttura sotto minaccia". Identificato dalle forze dell'ordine "giunte sul posto in pochi minuti", l'aggressore è stato "trasferito presso la casa circondariale 'Salvia' di Poggioreale con l'accusa di sequestro di persona e tentata rapina". Il secondo caso sempre giovedì pomeriggio "nel reparto di Psichiatria dell'ospedale del Mare di Ponticelli. Giunge in reparto un giovane 30enne con problemi psichici. Il personale lo prende in carico cercando di somministrare la terapia, ma il ragazzo si dimena, i camici bianchi provano in tutti i modi a contenerlo" e "improvvisamente l'uomo sferra" prima "un morso sulla mano di un infermiere tranciandogli di netto il dito", poi "un cazzotto in pieno volto ad una infermiera mandandola Ko". L'infermiere è stato ricoverato in Ortopedia, ma "purtroppo non è stato possibile ricucire il dito", sottolinea NtI. "Da oggi - chiosa - abbiamo anche il personale sanitario 'mutilato di guerra'". Teatro della terza segnalazione il "reparto di medicina interna dell'ospedale Cardarelli: due dottori sono stati aggrediti e insultati dal figlio di un paziente in degenza. Non sono ancora chiare le motivazioni".

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