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05 Dicembre 2023 - 08:30
Oltre mezzo miliardo di euro per la riqualificazione in città e provincia partenopea
NAPOLI. Napoli, una “città in movimento”. E con 554 milioni già finanziati e altri 254 sono in arrivo per la ristrutturazione e la trasformazione di edifici storici nel capoluogo e nella provincia, l’area metropolitana avvia il suo processo di riqualificazione: tutti fondi nazionali, con parti residuali dal Pnrr. È il frutto del lavoro di Comune di Napoli e Città Metropolitana con l’Agenzia del Demanio per razionalizzare degli spazi urbani, valorizzare gli immobili e procedere a rigenerazione urbana, mitigazione del rischio sismico ed efficientamento energetico. Trenta gli immobili nel capoluogo campano oggetto di investimento: tra gli interventi più importanti, quelli all’ex Caserma Boscariello, dove sorgerà il nuovo polo della polizia con la Cittadella della sicurezza, oggetto di verifica definitiva. Altri finanziamenti sono quelli da 6,7 milioni di euro per i lavori alla Procura della Repubblica che prevedono la ristrutturazione con la realizzazione dell’edificio e la costruzione di un collegamento pedonale sospeso tra Procura e Palazzo di Giustizia, attualmente separati; i 27 milioni per il rifacimento interno di Palazzo Fondi a via Medina, con lavori in partenza. Per Castel Capuano c’è già l’ok al progetto di restauro e rifunzionalizzazione del vecchio tribunale di Napoli, con un finanziamento di 72 miloni di euro. per la provincia gli interventi sono quelli alla Caserma Cavalleri di San Giorgio a Cremano, dove verrnno riallocati i reparti della Guardia di Finanza sarà realizzato un polo concorsuale e di preparazione dei piani logistici. Già finanziati interamente anche i lavori a Villa Favorita a Ercolano, che sarà restaurata e risanata per la valorizzazione di un bene di alta valenza culturale nel Miglio d’oro. I progetti che attendono i finanziamenti in arrivo sono l’ex Cantiere Pattison a Gianturco; l’ex Caserma Cesare Battisti a Bagnoli; l’ex Monastero Trinità delle Monache a Napoli e l’ex Caserma Garibaldi in via Foria e lo Stabilimento Militare Spolette a Torre Annunziata. Angelo Lancellotti, presidente Acen Napoli, parla di «una quantità enorme di investimenti, oltre 800 milioni, che soddisfano le imprese di costruzione e innescheranno un meccanismo virtuoso di riqualificazione delle zone, perché parliamo anche di luoghi difficili come Miano, la caserma Garibaldi, zone in cui non si interviene da anni. Sarebbe un processo virtuoso fondamentale per poter attrarre investimenti privati. E parliamo interventi di qualità, perché tutti sono anche attenti alla transizione ecologica, condotti non più secondo schemi vecchi ma con le nuove direttive comunitarie all’insegna della sostenibilità economica, sociale ed ambientale». Dal canto proprio, Mario Palagreco, direttore dell’Agenzia del Demanio in Campania che ha tenuto oggi all’Acen di Napoli, sottolinea che «invece di investire sugli asset puntiamo su una rigenerazione urbana, una chiave innovativa rispetto a quello che è stato il recente passato. Dal 2021 abbiamo cambiato filosofia dell’investimento, siamo orientati come direttrice principale al risparmio della spesa pubblica e tutto quello che è un fitto passivo viene tramutato in investimento per risparmiare. Ci muoviamo, poi, anche sulla direttrice del valore sociale che integra la tradizionale linea di risparmio di spesa, oggi orientata anche alla rigenerazione e alla sostenibilità ambientale». Infine, Luca Damagini, vicedirettore dell’Agenzia del Demanio in Campania, pone l’accento sulla nuova visione del Demanio che punta su un immobile pubblico «che risponda meglio alle esigenze sociali, di sicurezza e di sostenibilità ambientale ma soprattutto la volontà di restituire questi immobili alla collettività. Esempi sono l’intervento sul recupero di Castel Capuano, che è la sintesi di questi concetti; quello a Palazzo Fondi a via Medina, che sarà destinato a sede della direzione regionale dell’Agenzia e sede dell’Agcom, con il pianoterra che sarà destinato a spazi per l’accoglienza, ristorante, coffee shop e sala conferenze anche aperti al pubblico su prenotazione».
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