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Furto horror alla Bussola, presi i fratelli Caccavale

Furto horror alla Bussola, presi i fratelli Caccavale

Irruzione in casa davanti a mamma e figlio, arrestati Carlo e Michele Caccavale

NAPOLI. Un’irruzione violenta in un’abitazione del quartiere Poggioreale con un giallo finale. Ieri mattina la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per rapina aggravata nei confronti di due fratelli, Carlo Caccavale e Michele Caccavale, già detenuti dallo scorso giugno per lo stesso reato. Specialisti nel settore senza legami con clan (da considerare innocenti fino all’eventuale condanna definitiva), ma il colpo ricostruito nell’ultimo provvedimento restrittivo è ancora più grave dei precedenti. Gli indagati infatti si sarebbero introdotti, sfondando la porta d’ingresso, in un appartamento nello stesso stabile in cui abitano. Entrambi con il volto coperto da passamontagna e cambiando il più possibile la voce per non essere riconosciuti dalle vittime: madre e figlio. Era il 24 gennaio 2023 e la sera successiva Carlo, 53enne, fu “gambizzato” in via della Bussola mentre rincasava. C’è un legame tra i due episodi? Forse sì e su ciò continuano le indagini. A notificare l’ordinanza di custodia cautelare ai fratelli sono stati i poliziotti della Squadra mobile della questura di Napoli (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Antonio Serpico), autori delle investigazioni con attività tecniche, visione di immagini e fiuto investigativo. La donna e il figlio, costretti a consegnare 800 euro in contante ai rapinatori che li avevano strattonati e minacciati, non li hanno infatti riconosciuti. Era notte inoltrata quando avvenne l’irruzione nell’appartamento egli investigatori con base al quarto piano della questura partirono subito con le indagini, coordinate dalla procura ordinaria, che hanno anche stabilito i rispettivi ruoli di Michele e Carlo Caccavale: il primo entrò e materialmente prese i soldi, l’altro funse da palo all’ingresso. Nemmeno 24 ore, poco prima della mezzanotte, il 53enne fu vittima di uno strano agguato nei pressi della sua abitazione. Due colpi d’arma da fuoco lo centrarono alle gambe e fu trasportato al Cardarelli anche per la frattura scomposta di tibia e perone. E’ ovvio che le investigazioni che hanno consentito di acquisire indizi per la rapina nell’appartamento, ora proseguono per identificare gli autori del ferimento e accertare se gli eventi siano collegati, come la suggestione farebbe pensare. Non si può infatti escludere che si tratti di una semplice coincidenza: qualcuno ce l’aveva con lui e non sapeva della rapina. Dei fratelli Caccavale la polizia si è occupata pure per alcune rapine ai distributori di benzina, messi a segno tra novembre 2022 a gennaio 2023 tra Casoria, Villaricca e Cardito. A finire nei guai sono stati Carlo e Michele e due loro congiunti. Insieme, secondo la ricostruzione dell’accusa e ferma restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva, avrebbero assaltato i gestori e i dipendenti, ma le indagini hanno potuto avvalersi delle immagini della videosorveglianza. Inoltre, i poliziotti avrebbero monitorato i loro spostamenti con l’utilizzo di localizzatori Gps e con classici sistemi d’indagine: osservazioni e pedinamenti.

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