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07 Dicembre 2023 - 08:43
Bonus edilizi per lavori nell'ambito della transizione ecologica mai eseguiti: sequestro da 607 milioni di euro. A chiusura di un'articolata attività investigativa diretta dalla Procura di Napoli Nord, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal GP del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura, avente ad oggetto crediti derivanti da bonus edilizi per oltre 607 milioni di euro, vantati da 105 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche.
In particolare, l'attività, svolta dal personale del Gruppo di Frattamaggiore, fa seguito agli esiti di analoga indagine delegata che ha già portato, nel corso del 2022, a sequestrare circa 903 milioni di euro, in relazione alla circolazione di crediti fittizi per lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico nonché a canoni di locazione previsti dal Decreto "rilancio". Con l'esecuzione dell'odierno provvedimento, sono stati sottoposti a sequestro un totale di 1,5 miliardi di euro di crediti falsi, originati per lo più nel biennio 2021/2022.
Nel dettaglio, le investigazioni hanno consentito di appurare come i crediti fossero riconducibili a bonus fiscali per lavori edili (di riqualificazione energetica, ristrutturazione e adeguamento sismico) in realtà mai eseguiti, spesso vantati da società prive di consistenza aziendale e solidità patrimoniale. In alcuni casi - si legge in una nota a firma del procuratore Maria Antonietta Troncone - i lavori sarebbero stati addirittura eseguiti da gelaterie, profumerie, sale giochi e commercianti ambulante, nonché da persone fisiche non esercenti attività d'impresa o di lavoro autonomo.
Molti dei richiedenti percepivano anche il reddito di cittadinanza. In un caso, un uomo che aveva già comunicato la disponibilità di crediti per un importo superiore al milione di euro, ha addirittura ceduto a terzi parte della provvista fraudolentemente generata mentre si trovava agli arresti domiciliari.
Come svelato dalle indagini, il sistema fraudolento scoperto ha consentito ai cedenti di monetizzare crediti, per un valore di 3,5 milioni di euro, attraverso la negoziazione diretta con gli istituti finanziari. La Procura di Napoli Nord ha richiesto e ottenuto il sequestro preventivo dal Giudice per le Indagini Preliminari, finalizzato al sequestro di crediti per un importo complessivo pari a 607.942.781 euro, al fine d'impedire I'ulteriore circolazione o I'utilizzo in compensazione di imposte dovute, a danno dell'erario.
Complessivamente, risultano indagate, per il reato di cui all'art. 640-bis del codice penale, 98 persone. Con l'esecuzione del provvedimento cautelare è stata disinnescata una rilevantissima truffa ai danni dello Stato, attraverso il sequestro dei crediti presenti nei cassetti fiscali dei relativi detentori. L'attività illecita oggetto di accertamento è di assoluta gravità, tenuto conto dellelevatezza delle somme negoziate, da poter concretamente determinare un sensibile nocumento alle risorse pubbliche, depauperate e distolte dalla loro corretta destinazione alla riqualificazione del patrimonio immobiliare nazionale e all'attuazione della transizione ecologica.
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