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08 Dicembre 2023 - 00:39
NAPOLI. «L’agricoltura e l’agroindustria rappresentano una quota importante del prodotto del Pil della Campania». Per questo è necessaria una battaglia contro le contraffazioni del nostro food. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca (nella foto), arrivano al villaggio Coldiretti a piazza Municipio, a Napoli, e mettono subito le cose in chiaro: «In Campania abbiamo un numero di prodotti Doc e Dop, che è davvero straordinario, con prodotti di assoluta eccellenza», dice De Luca. «È uno dei settori trainanti più importanti - conferma Manfredi - c’è una grande esportazione dell’agroalimentare e questo Villaggio è anche un’occasione di riflessione sull’alimentazione e sul mangiar bene». I due amministratori spingono poi nuovamente la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco. Arriva anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che replica alle dichiarazioni di De Luca, che lamenta i ritardi nell’erogazione dei fondi sviluppo e coesione alla Campania. Tajani assicura che «si farà tutto quello che si deve fare, trattando nella stessa maniera tutte le regioni d’Italia. Guardiamo con grande attenzione alla Campania, Napoli è una delle nostre grandi capitali».
TRAFFICO IN TILT. Ieri è stata però una giornata infernale per il traffico cittadino, andato in tilt nella zona del centro che si dipana da piazza Municipio. La viabilità automobilistica è impazzita fin dalle prime ore della mattinata, con auto e moto incolonnate a passo d’uomo e automobilisti spazientiti. Complice la manifestazione al Villaggio Coldiretti, con tanto di allestimenti di strutture e furgoni, ieri era praticamente impossibile anche parcheggiare l’auto negli stalli previsti. A risentirne soprattuto via San Carlo, via Medina, via Acton, piazza Borsa, corso Umberto, via Colombo, dove le macchine sono rimaste imbottigliate. Caos lungo tutta via Marina, tanto in direzione San Giovanni a Teduccio quanto verso via Acton e il lungomare. Insomma, l’ennesima giornata nera non solo per gli automobilisti, ma anche per i ristoratori, arrabbiati per le tante occasioni d’affari perse. Tanti i potenziali clienti che erano pronti ad affollare i locali, ma che invece hanno rinunciato. Molti gli operatori economici che hanno espresso tutta la loro preoccupazione per il timore che alla paralisi della fruizione veicolare cittadina si affianchi quella dell’intero comparto ricettivoeconomico proprio nei giorni in cui, col ponte dell’Immacolata, inizia di fatto il periodo natalizio. Una situazione che ha scoraggiato tanti napoletani, «provocando a noi ristoratori danni economici non indifferenti», dicono all’unisono. Anche per questo molti invitano a riflettere bene su dove stabilire determinate manifestazioni che poi finiscono per avere involontariamente delle ricadute negative sulle attività economiche presenti in città.
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