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08 Dicembre 2023 - 14:37
L'arcivescovo di Napoli, monsignor Battaglia, ha affidato a Maria «le donne che a causa della violenza e del sopruso hanno perso ogni speranza nel futuro, sentendosi tradite nell'intimo da chi un giorno aveva promesso di amarle e di custodirle. Sii tu la loro consolazione, la carezza che conforta i loro visi ormai timorosi a causa di mani che non hanno offerto carezze delicate ma pugni dolenti». Nel corso dell'omelia perla celebrazione dell'Immacolata, l'alto prelato ha chiesto a Maria di ridestare in queste donne «la fiducia e di donare loro di credere che c'è ancora possibilità di vita, di nuove primavere, di nuovi inizi perché l'amore del Figlio tuo fa nuove tutte le cose e fa germogliare i fiori perfino tra il grigiore dell'asfalto». Alla figura della Madonna, monsignor Battaglia ha affidato anche «le donne di Napoli che faticano più degli uomini a trovare spazio nel mondo del lavoro, donne costrette ad accontentarsi di stipendi che gridano vendetta: quante commesse sfruttate, quante donne impiegate nel lavoro nero, piaga della nostra città, quante giovani mandate via perché il loro grembo custodiva una nuova vita. Tu - ha proseguito -dona a queste tue figlie il coraggio a non mollare, a non rassegnarsi, ad andare avanti nella lotta per la difesa dei loro diritti». E nelle battute conclusive dell'omelia, Battaglia ha evidenziato come «un uomo senza dare uguale dignità e possibilità di realizzazione a una donna non potrà cantare mai il magnificat senza il timore di essere rovesciato dal trono tutto maschile che si è costruito».
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