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15 Dicembre 2023 - 07:30
NAPOLI. Ha tentato di resistere fino alla fine. Non voleva aprire la porta e i carabinieri hanno dovuto sfondarla, stringendo così le manette intorno ai polsi del 15esimo latitante arrestato nel 2023: Gaetano Angrisano, esponente di spicco della nuova Vanella Grassi, ricercato da un anno e mezzo per una condanna a 10 anni di reclusione per traffico di droga. Stava festeggiando il compleanno del figlio di 2 anni in un appartamento del lotto G di Scampia, dove i militari del Nucleo investigativo di Napoli lo avevano localizzato. In piena notte ha dovuto lasciare amici e parenti, una ventina in tutto, ma era riuscito almeno mangiare la torta.
LA CATTURA. Oltre 200 carabinieri hanno cinturato il rione, penetrando nel lotto di via Labriola da sempre bunker degli Angrisano. Dalle indagini di tipo tecnico, con intercettazioni telefoniche e ambientali, e di tipo tradizionale con appostamenti e pedinamenti, si è scoperto che il latitante non si era mai troppo allontanato dalla zona d’origine. Poi c’è stata l’intuizione decisiva: possibile che il 31enne, molto legato alla famiglia, rinunci ad abbracciare il figlioletto nel giorno del compleanno. L’attenzione si è raddoppiata e gli investigatori hanno avuto la certezza di essere sulla pista giusta.
LA LATITANZA. Gaetano Angrisano si era dato alla macchia in conseguenza di una condanna a 10 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, entrando nello speciale elenco dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia tenuto dal ministero dell’Interno. militari hanno seguito le sue tracce con pazienza certosina finché tessera del puzzle è andata a posto. Ieri, poco dopo la mezzanotte, è scattato il blitz decisivo. E’ stato letteralmente cinturato il lotto G, con l’impossibilità di entrare o uscire per chiunque. I carabinieri hanno perquisito tutte le abitazioni a “blocchi di edifici” e infine lo hanno stanato. Invitato principale alla festa, Angrisano ha cercato di evitare disperatamente le manette senza riuscirci. Ora è rinchiuso nel carcere di Secondigliano.
IL PERSONAGGIO. Gaetano Angrisano nonostante la giovane età è considerato uno dei ras emergenti della “Vinella”, i cosidetti “girati” protagonisti del clamoroso accordo con gli Amato-Pagano che diede vita alla terza faida di camorra. Il suo principale accusatore è stato in passato Antonio Accurso, per anni capo indiscusso insieme al fratello Umberto del sanguinario clan della Vanella Grassi di Scampia. L’ex giovane boss, oggi collaboratore di giustizia, non aveva esitato a inquadrarlo come il nuovo reggente del gruppo all’interno del lotto G di via Labriola.
LE CONSEGUENZE. Gaetano Angrisano, all’epoca appena poco più che 20enne, era dunque riuscito a guadagnarsi i galloni di ras tanto spregiudicato quanto abile nel trafficare armi e soprattutto droga. Ebbene, condannato a 11 di reclusione ma con un processo d’appello ancora pendente, ad aprile 2022 il rampollo del “sistema” delle Vele tornò clamorosamente di nuovo a piede libero. Un colpo di scena destinato a innescare non poche fibrillazioni in un ambiente che da sempre poggia su equilibri di cristallo. Così infatti accadde, salvo poi ricominciare un periodo di tregua negli ambienti di malavita di Scampia e Secondigliano che sta durando.
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