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19 Dicembre 2023 - 08:40
NAPOLI. Il ritardo nell'installazione delle luminarie natalazie è stato uno degli argomenti più caldi discussi ieri dal Consiglio comunale. Tra le diciotto delibere approvate, infatti, in discussione c'è stata anche quella realtiva alla variazione di bilancio di previsione per l'utilizzo dei fondi stanziati dalla Città metropolitana di Napoli per l'attuazione del protocollo d'Intesa per la realizzazione dell'evento “Natale a Napoli 2023", e consentire l'installazione delle luminarie in città per le festività natalizie. Iris Savastano (Forza Italia), nel ribadire «il ritardo dell'iniziativa, che forse ora non ha più senso e che merita una programmazione diversa per il futuro, ha chiesto di individuare in maniera netta di chi sono le responsabilità gestionali, tenuto conto che a oggi la città non è ancora illuminata». Nella replica l'assessora Teresa Armato ha ripercorso l'iter burocratico delle precedenti edizioni del Natale a Napoli, chiarendo i ritardi accumulati e le difficoltà nelle quali si è trovata a operare. Inoltre ha ringraziato i commercianti che, da lei sollecitati, si sono attivati per illuminare alcune strade e ha annunciato che per «l'anno prossimo si cercherà di fare meglio e che i fondi non sono utilizzabili per altri fini». Nino Simeone ha chiesto chiarimenti sui «criteri utilizzati nella scelta delle strade da illuminare e rimuovere i dirigenti responsabili di valutazioni che risultano incomprensibili, come ad esempio quella di lasciare al vuoi strade nevralgiche per il commercio». Già prima, Simeone aveva detto: «Bisognerebbe valutare la rimozione del dirigente competente per la questione della mancata installazione delle luminarie natalizie nei tempi previsti». Toti Lange ha evidenziato che «gli interrogativi sui ritardi delle procedure devono essere legittimi se in altre città analoghe a Napoli si riesce a fare tutto in tempo nonostante le farraginosità delle procedure di gara. Salvatore Guangi (Forza Italia), pur riconoscendo la stima sul grande lavoro svolto dall'assessora Armato, ha ribadito la necessità che «i dirigenti si assumano la propria responsabilità su questa procedura». «Dall'Aula emerge un sentimento unanime di sconforto per la vicenda delle luminarie», ha ribadito Giorgio Longobardi (FdI) che ha chiesto per il futuro «l'approvazione di un piano di riserva da adottare se si dovessero verificare problemi». L'Aula ha votato la delibera per appello nominale con 21 voti favorevoli, un voto contrario e due astenuti.
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