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Notte di terrore al Vasto: pestata e rapinata da cinque giovannismi

Notte di terrore al Vasto: pestata e rapinata da cinque giovannismi

L’emergenza microcriminalità torna a stringere la presa intorno alla città. Come se non bastasse il mai risolto problema “camorra”, ci si mettono adesso anche i reati predatori, mai del tutto calati, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine. Teatro dell’ennesimo assalto piazza Nazionale, nevralgico punto di contatto tra i quartieri Arenaccia, Vasto e Poggioreale. È qui che la scorsa notte una donna è finita nel mirino di una gang di giovanissimi: la vittima è stata prima circondata, scaraventata e terra e malmenata, dopo di che rapinata del telefonino. Il gruppo di cinque balordi si è subito dileguato, ma la scena è stata quasi interamente ripresa in un video che nelle scorse ore ha fatto il giro dei social. L’assalto è stato a dir poco spietato. Le immagini mostrano infatti la donna che viene circondata dal branco, gettata a terra e rapinata, dopo di che gli assalitori, tutti ragazzini, come si evince dai volti solo in parte travisati, si dileguano nella notte. È purtroppo l’ennesimo caso di criminalità e violenza ad opera di babygang. È successo in piazza Nazionale lunedì notte. La rapina è stata filmata da un residente ed è stato il presidente di un comitato civico a diffondere il filmato rivolgendosi al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che stigmatizza l’accaduto con parole di fuoco: «Napoli diventa sempre più violenta e il più delle volte a rendersi protagonisti di questi atti barbari e criminali sono dei ragazzini», dichiara Borrelli, che aggiunge: «È evidente che il fenomeno babygang è sfuggito completamente al controllo, ormai sono questa bande di delinquenti in fasce a dettare legge tra le strade. In tema di sicurezza si sono fatti molti passi indietro, sembra di essere tornati nel passato. Come abbiamo già chiesto, il prefetto deve istituire un tavolo per la sicurezza del territorio ma bisogna soprattutto intervenire con decisione sulla questione babygang. Servono cambiamenti sia sulle leggi e la giustizia minorile che sul modo di fare prevenzione sulle famiglie». L’episodio di piazza Nazionale, zona non nuova a eventi del genere, è purtroppo solo l’ultimo di una lunga serie. Nella notte tra domenica e lunedì un 13enne del rione Sanità è giunto in compagnia di familiari al pronto soccorso dell’ospedale Santobono per una ferita da taglio alla schiena, abbastanza profonda da meritare grande attenzione ma non tale da temere un pericolo di morte. I medici hanno subito capito che si trattava di una coltellata, come anche il ragazzo ha confermato, ed è scattato l’allarme. È stata avvertita la polizia e subito sono partite le indagini. Il 13enne ha raccontato (e finora nulla fa pensare che non abbia detto la verità) di aver litigato con alcuni giovanissimi, apparentemente di poco più grandi di lui, in quanto lo avrebbero offeso mentre nel centro del quartiere camminava per tornare a casa. Il minorenne, pur rendendosi conto di essere in netta inferiorità, ha risposto per le rime e ne è nato un diverbio sempre più violento. Finché gli aggressori lo hanno accerchiato e colpito alla schiena.

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