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Racket per la Vanella, due arresti

Racket per la Vanella, due arresti

NAPOLI. Raffaele Paone “Rafaniello”, cugino del ras Vincenzo Grimaldi “Bombolone”, e Francesco Lomasto “’o fringuello” agivano separatamente; ma sempre per gli “amici di San Pietro a Patierno” o per “i carcerati”. Nei due casi ricostruiti dalla polizia avevano messo nel mirino una società industriale e un negozio di abbigliamento, i cui titolari coraggiosamente hanno raccontato con precisione agli investigatori il pizzo subito. Così, sulla scia delle indagini culminate mesi fa nell’operazione contro il gruppo di Paolo Esposito “’o Porsche”, all’alba di ieri sono scattate le manette per i due: 39enne il primo, 40enne il secondo. Entrambi abitano a Secondigliano e sono ritenuti vicini alla Vanella Grassi, ferma restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva. Assistito all’avvocato Rocco Maria Spina, Raffaele Paone è il più noto tra i due arrestati. A luglio 2021 è stato condannato (non in via definitiva) a 12 anni di reclusione per la partecipazione all’associazione camorristica Vanella Grassi con un ruolo di spicco, facendo parte tra il 2016 e il 2018 in particolare del gruppo Grimaldi. “Rafaniello” . Si trovava agli arresti domiciliari e quindi risponderà anche di evasione, accertata nel corso delle indagini condotte dai poliziotti della squadra mobile della questura (dirigente Fabbrocini, vice questore Olivadese) e dai colleghi della squadra giudiziaria del commissariato Secondigliano (dirigente Esposito, ispettore capo Boccia). Investigatori esperti ai quali le vittime, stimolati dall’attività sul territorio che aveva fatto emergere casi di presunto “pizzo”, hanno raccontato le pressioni subite ma non culminate nel pagamento delle tangenti. Acquisiti i riscontri, la Dda ha chiesto e ottenuto l’emissione della custodia cautelare in carcere per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Paone e Lomasto sono i primi due arrestati per il “pizzo” a Natale 2023, periodo in cui storicamente i clan mettono ancora di più sotto scacco imprenditori e commercianti. Ecco perché già da Pasqua scorsa i poliziotti di Secondigliano hanno raddoppiato l’attenzione nel quartiere, vasto come territorio e ricco di negozi. Alle attività tecniche, avviate a marzo 2023 a seguito dopo le denunce di alcuni commercianti di San Pietro a Patierno, si sono aggiunte le dichiarazioni del pentito Massimo Molino che conoscerebbe personalmente “’o fringuello” e Paone come personaggio di spicco del clan. «Questo “Rafaniello - ha messo a verbale Massimo Molino il 17 novembre 2021 - so per certo che ha compiuto un’estorsione a un negozio di abbigliamento di San Pietro a Patierno. Ricordo che il proprietario un giorno venne nel negozio di mio nipote, lamentandosi che “Rafaniello” era andato nel suo esercizio commerciale quando lui non c’era mentre era presente la moglie, che si era spaventata perché “Rafaniello” aveva alzato la voce».

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