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Faida delle dosi, trema la Sanità

Faida delle dosi, trema la Sanità

La Sala ferito per uno sgarro. Agguato maturato negli ambienti dello spaccio di droga, caccia ai due sicari

NAPOLI. Hanno sparato per ucciderlo, proprio come avvenne nel 2008. Ma allora Vittorio La Sala “’o Filoscio”, 51enne di Materdei con un breve passato da collaboratore di giustizia, frequentava gli ambienti di malavita del rione Sanità e gli investigatori ritenevano che fosse passato dall’amicizia con i Misso a quella con i Torino. L’altro ieri, invece, l’agguato avrebbe avuto motivazioni diverse, sia pur di probabile stampo camorristico: per la polizia sarebbe maturato nell’ambito dei traffici di droga del quartiere. Così come, almeno per il momento, si tende a escludere collegamenti con fatti vecchi legati alla scelta che fece l’uomo 15 anni fa. I sicari, sembra due in sella a uno scooter, sono entrati in azione nella tarda serata di giovedì in vico delle Calce, a Materdei, non lontano dall’abitazione della vittima. Vittorio La Sala era solo, fermo nei pressi di una rivendita di motorini usati. I malviventi gli sono avvicinati e quello seduto dietro ha estratto una pistola dal giubbotto facendo fuoco a ripetizione e mirando in alto. Sei colpi sono stati esplosi prima che il pistolero con il complice fuggissero a tutto gas, pensando di aver compiuto la missione. Ma tornando a casa, o forse addirittura ieri mattina leggendo il “Roma”, hanno scoperto che il 51enne era scampato all’agguato e pur se in prognosi riservata non è in pericolo di vita. Dopo le prime cure ai Pellegrini tese a stabilizzarlo, si trova adesso ricoverato all’Ospedale del Mare. A soccorrerlo, intorno alle 22, sono stati alcuni parenti e conoscenti. Ma le condizioni apparivano gravi, come dimostrano le numerose tracce di sangue trovate dai poliziotti in vico della Calce, e così è arrivata un’ambulanza per trasportarlo alla struttura sanitaria più vicina. Lì i medici hanno riscontrato 3 ferite profonde da colpi d’arma da fuoco: una al collo, una al torace e la terza alla spalla. Quest’ultima presumibilmente nel momento in cui Vittorio La Sala, nonostante fosse già ferito, ha cercato di fuggire e si è girato. Le indagini, coordinate dalla procura antimafia, sono adesso condotte dai poliziotti della sezione “Criminalità organizzata” della Squadra mobile della questura e dai colleghi della squadra giudiziaria del commissariato San Carlo Arena. Investigatori esperi, che ben conoscono il territorio e avrebbero già preso una direzione precisa negli accertamenti. Anche se la camorra a Napoli storicamente è imprevedibile, l’impressione iniziale è che il movimentato passato della vittima non c’entri con l’agguato dell’altro ieri. Mentre nel 2008 era stretta mente legato ai contrasti tra i Misso e i Torino e secondo gli inquirenti provocarono la decisione dell’allora 36enne di pentirsi. Successivamente “’o Filoscio” cambiò idea e da diversi anni, eliminata ogni pendenza con la giustizia, è tornato da uomo libero nella zona d’origine. Senza però, va sottolineato, mai essere controllato e neppure notato negli ultimi tempi in compagnia di affiliati a clan.

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