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28 Dicembre 2023 - 07:30
NAPOLI. Il regalo di fine anno della guardia di finanza ai trafficanti di hashish, un cadeau che avrà conseguenze anche nel 2024. Ben 290 chili di stupefacente per un valore di oltre 2 milioni di euro sono stati scoperti e sequestrati mentre un insospettabile corriere trasportava il carico, il cui destinatario finale è in corso di identificazione. Per gli investigatori del Nucleo di polizia economicofinanziaria la droga, attraverso giri più o meno tortuosi, sarebbe dovuta arrivare ai clan di Secondigliano o di Marano. Ecco perché le indagini non si sono esaurite con il blitz dell’altro giorno sulla tangenziale di Napoli, costato le manette a un 66enne noto alle forze dell’ordine ma senza legami con la criminalità: Salvatore Di Palma. Sicuramente nemmeno lui sapeva chi c’era dietro i 2.900 panetti nascosti nel furgone che guidava. Il controllo fatale al 66enne, che appena il 26 dicembre ha festeggiato il compleanno, non è il frutto di una coincidenza. Gli specialisti coordinati dal colonnello Danilo Toma non si muovono a casa ed evidentemente qualcosa avevano saputo circa il passaggio di un automezzo con un carico a sorpresa. Tanto più che è apparso evidente come i 290 chili di sostanza stupefacente fossero pronti per essere distribuiti sul mercato partenopeo. Ecco che, durante un servizio investigativo di pattugliamento lungo le principali arterie stradali di accesso alla città, i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno sottoposto a controllo il furgone sospetto: un Iveco Daily condotto da un uomo di 66 anni, residente a Marano di Napoli, già conosciuto ma con un volto completamente nuovo in relazione a indagini antidroga. Così l’alt non si è limitato alla visione dei documenti personali e dell’automezzo, risultati in regola. I finanzieri, non per caso, decidevano di ispezionare il veicolo, anche alla luce delle evidenti difformità strutturali del vano di carico rispetto agli standard di omologazione. Le attività di perquisizione consentivano di individuare, al di sotto del pianale posteriore del mezzo, un doppiofondo artigianale costituito da un ampio contenitore in alluminio zincato, sigillato mediante saldatura al telaio. Perciò le fiamme gialle hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale che sono riusciti (e non c’erano dubbi) ad aprire il vano nascosto. Il doppiofondo, poggiato su due binari metallici, è stato così completamente estratto dall’alloggiamento e al suo interno, rimosse le due lastre metalliche che lo chiudevano ermeticamente, è spuntato ciò che sempre più nel corso del controllo i militari davano per scontato: l’hashish, diviso in 2.900 panetti. L’autista è stato arrestato in flagranza di reato per traffico di sostanze stupefacenti e associato al carcere di Poggioreale in attesa di essere interrogato dal gip. Va sottolineato che lo stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato, avrebbe fruttato all’ organizzazione criminale in attesa della consegna un illecito profitto di oltre 2 milioni di euro.
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