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Partecipate, management sotto accusa

Partecipate, management sotto accusa

Maggioranza e opposizione all’amministrazione: «Bisogna cambiare i vertici delle società»

NAPOLI. Sono le società partecipate l’argomento che fa discutere di più il consiglio comunale, convocato ieri per approvare una lunga serie di delibere da chiudere entro fine anno. Una seduta fiume aperta dalla delibera realitva allo “stato di attuazione del piano di razionalizzazione delle società partecipate detenute dall’Ente”. «Una delibera - ha chiarito l’assessore al Bilancio Pierpaolo Baretta, che non ha nulla a che vedere con la riorganizzazione delle partecipate prevista dal Patto per Napoli, ma riguarda scadenze imminenti per l’approvazione dei piani di razionalizzazione, il prossimo 31 dicembre, termine oltre il quale l’amministrazione pagherebbe una sanzione così come previsto dalla legge». Ciò non ha impedito, ovviamente, all’aula di esprimersi sulle condizioni delle società partecipate e sui mancati interventi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano  Manfredi sul tema. Nel dibattito i consiglieri Salvatore Guangi (Forza Italia), Toti Lange (Misto), Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco), Aniello Esposito (Partito democratico), Claudio Cecere ( M5S) hanno sottolineando la necessità di un nuovo management per le partecipate. Il consigliere Sergio D’Angelo (Napoli solidale Europa verde Difendi la città) ha ribadito l'opportunità, dopo due anni, di intervenire sulle partecipate, in particolar modo sulle società in liquidazione da anni, sul futuro della Mostra d’Oltremare e sull’atteso ricambio delle governance. Iris Savastano (Forza Italia), ha ribadito la deriva sbagliata che stanno prendendo i lavori del Consiglio, in tutta la relazione dell’assessore, ha detto, «non ci sono riferimenti ai lavoratori che da 10 mesi non prendono lo stipendio, né ci sono novità su Bagnoli, su cui serve un consiglio monotematico, tutto questo è scandaloso e va affrontato al più presto».Fulvio Fucito ( Manfredi sindaco) vede in questa delibera «il primo passo per una riforma delle partecipate», e ha condiviso le critiche sulle «modalità operative che hanno impedito discussioni preventive in commissione». Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha ricordato «l’importanza, dopo due anni, di affrontare il tema delle partecipate e in particolare soffermarsi sul ruolo strategico del Caan.» Nella replica Baretta ha denunciato che per quanto riguarda Bagnoli «la cabina di regia non viene convocata, e il Sindaco, commissario straordinario, è dovuto intervenire per chiedere l’interessamento del Governo». Il Consigio ha comunque approvato a maggioranza con 22 voti favorevoli e 4 voti contrari la delibera. Emendata e approvata a maggioranza una mozione di Forza Italia che impegna l’Amministrazione a convocare quanto prima un consiglio comunale monotematico su Bagnoli e alla unanimità una mozione, sempre di Forza Italia, che impegna Sindaco e Giunta ad attuare azioni volte a tutelare i dipendenti delle Terme di Agnano, inserendoli in un necessario riassetto organizzativo. A maggioranza è stato emendato e approvato, con 23 voti favorevoli e l’astensione del consigliere Rispoli, anche un ordine del giorno presentato dal gruppo Manfredi Sindaco che impegna Sindaco e Giunta, entro due mesi, ad approfondire con una relazione particolareggiata lo stato delle partecipate e della loro riorganizzazione.

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