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Uccisa in casa, nipote in carcere

Uccisa in casa, nipote in carcere

AFRAGOLA. Alla fine davanti ai carabinieri è crollato. E così ha confessato tutto. «Ma pensavo che la pistola fosse scarica». Il nome del responsabile della morte di Concetta Russo, la 55enne centrata da un proiettile alla testa alla vigilia di Capodanno mentre era in casa con dei parenti ad Afragola, ha un nome e cognome: si tratta del nipote Gaetano Santaniello, 45 anni, imprenditore edile: l’uomo è finito in carcere e ora in attesa della convalida del fermo. Nei suoi confronti le accuse sono di omicidio colposo, detenzione, porto e ricettazione di arma da fuoco.Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, incaricati dalla Procura di Napoli Nord, hanno consentito di arrivare al nome del responsabile attraverso un lavoro attento e paziente. Dopo gli interrogatori effettuati a tutte le persone che si trovavano all’interno di una casa, è venuta fuori la verità rivelata prima dal marito della donna, e fratello del padre di Santaniello, e poi alcuni suoi cugini. E così il 45enne ha ammesso tutto. L’uomo, che è originario di Afragola ma risiede in provincia di Milano dove svolge l’attività di imprenditore edile, era tornato nel comune di origine per festeggiare il Natale. E per il cenone della vigilia di Capodanno aveva invitato tutti i parenti in un’abitazione che ha in fitto e che gli serviva come punto di appoggio. Prima di scendere ad Afragola, aveva acquistato una Beretta calibro 380 - risultata rubata prima di Natale nella provincia di Varese - con la quale, sparando in aria, voleva festeggiare la fine dell’anno e l’inizio del 2024. Al momento del fatto, Santaniello era in una stanza insieme con i suoi parenti quando ha tolto il caricatore e snocciolato i proiettili. Il suo intento era solo quello di mostrarla ai parenti ma qualcosa non è andato per il verso giusto: uno dei colpi era rimasto in canna e così, mentre stava maneggiando la pistola, è partito il colpo che ha centrato alla testa Concetta Russo mentre nella stanza, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, c’erano anche dei bambini. Immediata è arrivata la chiamata al 118: la 55enne era ancora viva quando è giunta al Cardarelli, dove poi è morta la mattina di Capodanno nonostante le cure praticategli. Nella casa i carabinieri hanno ritrovato il bossolo ma non l’Arma e così sono iniziati gli interrogatori di tutte le persone che erano presenti in casa e poi il caso è stato praticamente risolto, con Santaniello, sprovvisto al porto d’armi, è stato sottoposto all’esame dello stub e ora si attendono gli esiti. Gaetano Santaniello ha rivelato ai carabinieri dove aveva gettato la pistola: l’aveva abbandonata in una strada vicina al cimitero prima di recarsi in ospedale per verificare le condizioni in cui era la zia. I carabinieri hanno trovato la pistola tra le sterpaglie. Gli accertamenti hanno consentito di portare alla luce il fatto che l’arma del delitto ha sparato solo il colpo fatale. La salma di Concetta Russo stata sequestrata e sarà sottoposta ad autopsia nei prossimi giorni. Nella casa è stato trovato anche un quantitativo di petardi illegali che sono risultati essere di proprietà di un amico 48enne di Santaniello che è stato arrestato dai carabinieri di Afragola.

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