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Parco Troisi, la vergogna del degrado

Parco Troisi, la vergogna del degrado

NAPOLI. L’incanto è svanito da tempo. S è purtroppo rivelata un sogno l’auspicata valorizzazione rigenerativa del “Parco Troisi”, un’oasi nel deserto di risorse naturalistiche di Napoli Est inaugurata nella seconda metà degli anni Novanta dall’allora sindaco Antonio Bassolino. Oggi il povero, grande, indimenticabile, Massimo si rivolterebbe nella tomba alla vista di tanta vergogna, istantanee di incuria e degrado che si commentano da sé, tra erbacce, servizi igienici vandalizzati, giostrine distrutte, strutture crollate e abbandono totale. Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli spiega: «Un’area per famiglie diventata luogo pericoloso e da evitare. Da tempo chiediamo un progetto di riqualifica». Il Parco Massimo Troisi, in Viale 2 Giugno a San Giovanni a Teduccio, che dovrebbe rappresentare il polmone verde del quartiere, continua invece a versare in un totale stato di abbandono e degrado. La vegetazione è cresciuta a dismisura, le giostrine per i bambini sono distrutte e inutilizzabili, stessa sorte per i bagni pubblici, con le strutture parzialmente collassate Era conosciuto come “il laghetto” (8mila metri quadrati), ma da anni dell’acqua neanche l’ombra. A tal proposito, ecco cosa segnala un cittadino, rivoltosi al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra, che ha documentato la situazione: «Quando fu aperto, era un’area in cui famiglie si ritrovavano per fare belle passeggiate nel verde, luogo dove poter far giocare bambini, o dove fare semplicemente sport». Insomma, tutto ciò che occorre ad un quartiere per essere riqualificato e valorizzato. «Oggi quei 120mila metri quadrati vivono nell’abbandono, nel degrado naturalistico e vandalico. Sono ormai rari i genitori che portano i bambini al parco per farli giocare su giostre rotte e vandalizzate. L’ennesimo scempio di Napoli, l’ennesimo pugno allo stomaco ad un quartiere che invece ha bisogno di quella mano per risollevarsi. Sono anni che si parla di una riqualifica, ma ci sto perdendo le speranze che un giorno potrei portare i miei figli qui». Borrelli, che ha chiesto ancora una volta di far partire il progetto di rilancio e riqualificazione dell’area, ha dichiarato: «Nonostante le continue denunce, questo parco continua ad essere in condizioni degradanti. Un’area di 120mila metri quadri completamente abbandonata a sé stessa. Quello che dovrebbe essere un luogo di svago e di ritrovo, dove lasciar giocare i bambini in libertà, è diventato un posto pericoloso e da evitare. Abbiamo più volte chiesto all’amministrazione di avviare un progetto di riqualifica e non solo per questo parco dato che la stragrande maggioranza delle aree verdi cittadine non versa in buone condizioni».

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