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10 Gennaio 2024 - 13:46
NAPOLI. «Si chiama "'O liò'" (contrazione di 'o lione ovvero il leone) così come veniva soprannominato Carmine Giuliano. Non è una coincidenza. Il profumo commercializzato dalla figlia del defunto boss è proprio volutamente un omaggio al fratello di Lovigino (Luigi Giuliano, ras del clan omonimo). Nunzia Giuliano sfrutta la piattaforma Tik-tok per reclamizzare il suo prodotto con quel nome così evocativamente criminale». È quanto denuncia, in una nota, il deputato dell'alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli dopo aver ricevuto segnalazioni dai cittadini.
«Un grazie immenso a voi, che state dimostrando tanto amore, tanto affetto, tanto rispetto e stima nei confronti di mio padre e nei miei confronti. Acquistando questo profumo state dando rispetto a mio padre perché voi avete ricevuto rispetto da mio papà. Leggo bei commenti, belle parole, bei messaggi frutto di ciò che mio padre ha seminato. Voi siete la prova evidente. Voi siete il popolo, bocca della verità. Leggere le vostre parole, i vostri commenti, tutti positivi. Per me è un onore». Questo l'estratto di un video di Nunzia Giuliano, del tutto estranea a contesti criminali, apparso sulla piattaforma social e pubblicamente denunciato da Borrelli.
«Che Nunzia Giuliano voglia ricordare ed omaggiare suo padre in privato seppur sia stato un boss, appartenente ad un clan tra i più potenti di Napoli all'epoca, è un conto, un altro è che lei voglia diffondere questa commemorazione tra il pubblico anche lucrandoci su. Tenta di propinare l'immagine di un uomo che sembra sia stato un santo, un eroe, mentre è stato invece, è bene ricordarlo, un uomo di camorra, uno dal quale sarebbe stato meglio stare alla larga. Basta con questo culto della criminalità, se lei vuole omaggiare suo padre - conclude Borrelli - lo faccia per conto suo e non coinvolga la comunità».
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