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11 Gennaio 2024 - 08:46
Si allarga sempre di più la forbice tra Nord e Sud. Per le imprese il tasso sfiora il 6%. A Napoli la rata costa +180 euro al mese di Bologna e +140 rispetto a Milano
NAPOLI. Ad un soffio dal 5%. I tassi d’interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie (Tasso annuale effettivo globale, Taeg), toccano un nuovo record: secondo gli ultimissimi dati diffusi ieri dalla Banca d’Italia, si sono collocati al 4,92%. Si tratta dei massimi da quasi 15 anni a questa parte. Insomma, una nuova mazzata sulle tasche delle famiglie intenzionate a comprare una casa, ma anche per quelle che hanno in essere un mutuo stipulato negli anni scorsi a tasso variabile, che vedono il costo della loro rata continuare a salire. E a pagare di più sono le famiglie napoletane, che a parità di finanziamento devono sborsare una rata molto più salata di tutte le città del Nord.
IL TAEG SULLE NUOVE EROGAZIONI AL 10,27%. I dati si riferiscono al mese di novembre dello scorso anno, e risultano in ulteriore rialzo rispetto al 4,72% che era stato registrato a ottobre. Nella sua pubblicazione “Banche e moneta: serie nazionali”, l’istituto di via Nazionale sottolinea che la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a un anno è stata del 22% (35% nel mese precedente). Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato invece al 10,27% (10,45 nel mese precedente).
BOOM DEI TASSI PER I PRESTITI ALLE IMPRESE. Nonostante la Bce presieduta da Christine Lagarde (nella foto col predecessore mario Draghi) abbia interrotto a ottobre scorso i rialzi dei tassi di riferimento, gli aumenti ripetuti nei dieci mesi precedenti stanno continuando a provocare i loro effetti a cascata sul credito. Non solo per le famiglie, ma anche per le imprese. Anzi, alle aziende va peggio ancora: i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,59% (5,46 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,98%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,30%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,95% (0,92 nel mese precedente.
A NAPOLI CREDITO PIÙ CARO CHE IN TUTTE LE ALTRE GRANDI CITTÀ DEL NORD. A livello territoriale si allarga sempre di più la forbice tra Nord e Sud Italia, con il credito che nel Mezzogiorno costa sempre di più. Se si prende come riferimento un finanziamento a tasso fisso da 150mila euro della durata di 25 anni, la rata da pagare a Napoli ammonta a 980 euro. In pratica, secondo l’ultima ricerca della Fabi, nel capoluogo campano si va a pagare nettamente di più che in tutte le altre grandi città del Nord. Per lo stesso finanziamento, infatti, a Milano una famiglia sarebbe costretta a sborsare 139 euro in meno, mentre a Bologna il gap si allarga addirittura a 180 euro a sfavore di Napoli. In pratica, per lo stesso finanziamento, una famiglia napoletana è costret a sborsare 2.160 euro in più si una famiglia bolognese su base annuale. Se si “scende” a Roma, le cose non vanno meglio: anche nella Capitale, a parità di finanziamento e della sua durata, infatti, basterebbero (si fa per dire) 821 euro, in pratica a Napoli servirebbero 159 euro in più.
FINO AL 2% IN MENO A LIVELLO REGIONALE. Sono numeri in linea con quelli regionali, visto che ormai i tassi medi in Campania già nel corso dello scorso anno avevano raggiunto il 6%. Più o meno esattamente gli stessi valori di altre regioni meridionali che vedono i costi dei finanziamenti a famiglie e imprese schizzare sempre più verso l’alto, con Sicilia e Calabria in prima fila. Ci sono invece regioni come Emilia Romagna, Lazio e Lombardia che stanno tra il 4 e il 4,5%. Insomma, una bella differenza.
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