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Rc auto, salasso senza fine: Napoli la più penalizzata dagli aumenti

Rc auto, salasso senza fine: Napoli la più penalizzata dagli aumenti

. Cifre che superano del 73 per cento la media nazionale e premi che vanno dai 721 euro delle province di Avellino e Benevento agli oltre 1.100 di Napoli. Assicurare l’auto in Campania nel 2024 si preannuncia essere un vero e proprio salasso, una stangata nella stangata già nota a livello nazionale, con rincari che si rivelano una vera sfida per il portafoglio dei cittadini. A confermare quello che si preannuncia essere l’ennesimo aumento insostenibile a causa della spirale inflattiva in cui il Paese è trascinato da mesi a questa parte arrivano i dati rielaborati dalla società di brokeraggio assicurativo Igb, che mettono in evidenza numeri impressionanti con aumenti record e un impatto economico rilevante. Su base nazionale, sono oltre un milione gli utenti interessati da rincari superiori a 500 euro a polizza, generando un impatto finanziario totale che si avvicina a 1 miliardo di euro. Sebbene l’aumento stimato per l’anno 2023 sia dell’8 per cento, l’analisi più approfondita del rapporto tra il premio medio del 2022 e quello dell’anno precedente rivela una differenza considerevole del 25 per cento. Questo incremento mette a dura prova l'economia domestica dei cittadini, specialmente donne, giovani e personale sanitario che risultano tra i più colpiti dai rincari. Ma se la situazione è già complessa a livello italiano, è in Campania (da sempre regione attenzionata da quelle che sembrano vere e proprie discriminazioni territoriali in merito all’Rc auto) che lo scenario diventa quasi drammatico. I dati raccolti da Igb sul la scorta di quelli diffusi dall’Ivass e da altri operatori commerciali indicano che le province più colpite sono Benevento, con il massimo rincaro del 28 per cento, seguita da Salerno (22,2), Avellino (21,8), Napoli (21,6) e Caserta (18). In particolare, Napoli emerge come la seconda città più colpita in Italia, preceduta solo da Prato. Considerando le differenze di popolazione, è chiaro che Napoli sarà la città più pesantemente penalizzata da questa ondata di aumenti. Traducendo il tutto in soldoni, i premi medi vedono primeggiare Napoli con una polizza che costa mediamente oltre 1.100 euro, seguita da Caserta con quasi 1.000 euro (998 per la precisione), Salerno (802 euro), Avellino e Benevento (721 euro circa). Il contesto in cui si sviluppano questi rincari è complesso, ma non sarebbero le compagnie assicurative a trarre il maggior vantaggio da queste variazioni tariffarie. Al contrario, è lo Stato a beneficiare da questa situazione in maniera evidente: con le polizze già tassate al 12,5 per cento, un aumento del 25 si traduce quindi direttamente in un incremento del 25 per cento delle entrate statali, mentre le compagnie assicurative useranno il margine cercando di coprire gli aumenti delle spese operative come quelle delle riparazioni (aumentate anche loro alla base) e dall’incremento dei sinistri. In pratica, sono i cittadini a pagarne il prezzo. I consumatori corrono ai ripari, intanto, cercando di adottare gli strumenti e gli accorgimenti migliori per limare la propria tariffa. Ma, con gli stipendi al palo, l’assicurazione che diverrà obbligatoria anche sui monopattini e un trasporto pubblico che stenta a entrare nella quotidianità di tantissimi cittadini campani, c’è da aspettarsi un altro anno di pasione. 

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