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14 Gennaio 2024 - 08:00
NAPOLI. Prima i complimenti, poi le violenze. A Napoli in vacanza, due donne trans di Piacenza hanno conosciuto in un bar cinque giovani e hanno preso appuntamento con loro in una struttura ricettiva dei Quartieri Spagnoli. Ma l’incontro per le vittime, una 26enne e una 25enne, si è trasformata in un incubo: una di loro sarebbe stata violentata e i finti corteggiatori successivamente hanno picchiato e rapinato entrambe per poi fuggire dopo aver anche danneggiato il bed and breakfast. È uccesso l’altro ieri notte in via Conte di Mola, dove sono intervenuti i poliziotti del commissariato San Ferdinando arrestando il 28enne Alessandro Trambarulo, napoletano del quartiere Poggioreale. Per il momento, in attesa di ricostruire nel dettaglio le singole responsabilità e ferma restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva, è accusato di concorso in violenza sessuale di gruppo, rapina e danneggiamento. I suoi quattro amici sarebbe stati già identificati. Tutto è cominciato quando le giovani trans hanno conosciuto in bar del centro storico i cinque napoletani. È nata una simpatia di gruppo con scambio di numeri di telefonini e profili Instagram fino all’appuntamento della sera successiva per bere qualcosa insieme. Nulla di particolare, tant’è vero che nella struttura ricettiva sono state trovate soltanto due bottiglie, una di vino e l’altra di birra, e non c’erano tracce di droga. Ma a un certo punto una delle due ragazze ha chiesto aiuto all’amica gridando che uno dei presenti l’aveva costretta a un rapporto sessuale. Ne è nato un parapiglia, i cui dettagli sono ancora in fase di ricostruzione. Ma certo è che le piacentine hanno subito calci, pugni e la rapina dei telefonini. Giunti sul posto, hanno notato due persone che avevano bloccato un giovane in un giardino di pertinenza dello stabile. Così è emerso che, poco prima, in cinque, tra cui lui stesso, si erano resi protagonisti dei vari tipi di violenza. Sul grave episodio è intervenuta l’Arcigay: «Due ragazze sono giunte in ospedale per essere soccorse e da lì hanno contattato Daniela Lourdes Falanga, responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli». La quale ha ripercorso il racconto fornito dalle vittime alla polizia: «Sono stata contattata da una giovane trans in preda ad una forte agitazione, che mi ha raccontato di lei e dell’amica che sarebbe stata stuprata, dei documenti rubati e delle violenze verbali e fisiche che avrebbero ricevuto. Mi sono precipitata al Cardarelli dove una delle ragazze, accompagnata da due agenti della polizia, si trovava per accertamenti e in seguito al Cotugno per la comune profilassi in caso di presunto stupro. Ho potuto abbracciarle ascoltare quanto sarebbe accaduto. Quello che mi hanno riferito è terribile». E anche l’assessore comunale alle Pari opportunità, Emanuela Ferrante, ha espresso sgomento per quanto accaduto: «Un sopruso vergognoso da parte di un gruppo di giovani che hanno compiuto un gesto ignobile verso persone indifese alle quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà. ci auguriamo che tutti gli autori vengano quanto prima assicurati alla giustizia e puniti con pene esemplari».
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