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16 Gennaio 2024 - 08:00
NAPOLI. Stese vere, finte segnalazioni, controlli delle forze dell’ordine. Alcune notti fa, dopo un periodo di relativa calma, si sarebbe sparato di nuovo nella zona dei Quartieri Spagnoli, dove la nascita di un gruppo legato ai Mazzarella avrebbe sparigliato le carte all’interno della malavita locale. Il condizionale sull’evento è d’obbligo perché a terra non sono stati trovati bossoli, ma come appare chiaro da molti mesi spesso i clan preferiscono sparare a salve per evitare conseguenze più gravi nel caso di fermi da parte di polizia o carabinieri. Tra gli abitanti il fatto viene dato per certo, a dimostrazione comunque che non c’è ancora aria di pax nei vicoli a ridosso di via Toledo e nella parte opposta confinante con il corso Vittorio Emanuele. Alla base delle fibrillazioni ricominciate dopo l’estate scorsa ci sarebbe la nascita di un gruppo composto da giovani della zona, pregiudicati e nuove leva di malavita, qualcuno dei quali legato a storici ras dei Quartieri. Gli investigatori più esperti ipotizzano che la longa manus dei Mazzarella c’entri qualcosa. Quantomeno il potente clan, storico antagonista dell’Alleanza di Secondigliano, grazie all’appoggio di personaggi del posto, vorrebbe entrare maggiormente negli affari illeciti della vasta area compresa tra via Toledo e corso Vittorio Emanuele. A ciò sarebbero riconducibili almeno un paio di stese a colpi di pistola compiute di notte: senza feriti o innocenti sfiorati dai proiettili, ma in grado di far scattare nuovamente l’allarme tra gli abitanti. Le sparatorie, una con colpi veri e l’altra a salve secondo quanto trapelato, sarebbero avvenute tra la parte centrale e quella alta dei Quartieri Spagnoli. Un attacco esterno ma con ramificazioni interne, che fanno temere un nuovo periodo di contrasti negli ambienti di malavita dopo che gli ultimi (penultimi a questo punto) rumors di strada raccontavano una realtà diversa: era stato colmato il vuoto di potere successivo all’operazione contro “il clan a tre teste” di maggio scorso. Infatti dopo il blitz, che colpì vertici e gregari dei gruppi Esposito, Masiello e Saltalamacchia, per alcune settimane si verificò una forte tensione nei vicoli tra via Toledo e corso Vittorio Emanuele. Poi la situazione sembrava essere tornata tranquilla e di conseguenza si poteva pensare che fossero tornati gli equilibri di camorra. L’assenza di stese fino a qualche giorno fa, al netto di diversi falsi allarme o sparatorie con pistole finte non collegate a lotta tra clan, era emblematica. Ma la storia della camorra in ciò ci aiuta nella comprensione del fenomeno, ai Quartieri la pax dura sempre poco, così come le tregue. Per cui non deve meravigliare che nuovamente sarebbero entrate in azione le armi da fuoco, anche se fortunatamente a livello di intimidazioni e non come con lo scopo di uccidere. Le indagini sugli ultimi avvenimenti sono condotte da investigatori esperti, che ben conoscono il territorio e chi ci abita.
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