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17 Gennaio 2024 - 14:17
Ornella Pinto su uccisa il 3 marzo del 2021 nella sua casa all'Arenaccia
NAPOLI. Condanna all’ergastolo anche in appello per Pinotto Iacomino, che il 3 marzo 2021 uccise con 13 coltellate la sua ex compagna, l'insegnante Ornella Pinto, nell'abitazione del quartiere Arenaccia di Napoli che avevano condiviso e dove la donna viveva con il figlio che fu svegliato dalle urla della madre. A deciderlo la prima Corte d'Assise di appello di Napoli accogliendo le richieste formulate dal sostituto procuratore generale Luigi Musto e dagli avvocati di parte civile Mino Capasso, Marcello Severino, Loredana Gemelli e Celeste Giliberti. Il giudice ha disposto una provvisionale da 180mila euro per Stefania Pinto, sorella della vittima, tutrice del figlio della coppia. Sia l'accusa, sia gli avvocati di parte civile, tra cui figura Gianmario Siani della Fondazione Polis, nel corso delle loro discussioni, hanno chiesto l'ergastolo e anche la conferma delle tre aggravanti - premeditazione, crudeltà e convivenza tra vittima e omicida - riconosciute a Iacomino dalla Corte di Assise. «La vera condanna è nostra e del bambino, che dovrà crescere senza la madre: vive con me e adesso, dopo la sentenza di secondo grado, procederò all'adozione» ha detto Stefania Pinto, sorella di Ornella.
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