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«Sessualità e disabilità, un tabù da superare»

«Sessualità e disabilità, un tabù da superare»

NAPOLI. «La prima volta siamo tutti disabili» è uno degli slogan utilizzati per spiegare il progetto Sensuability, che vuole affrontare un argomento ancora tabù nel nostro Paese: il rapporto tra sessualità e disabilità. Una vera e propria “rivoluzione culturale”, come spiega Armanda Salvucci, ideatrice del progetto nonché presidente dell’associazione Nessunotocchimario, che da otto anni porta avanti questo importante progetto e da sei promuove la mostra di fumetti, giunta anche a Napoli. «È lo sguardo che deve cambiare – sottolinea Armanda Salvucci, esperta di strategie di fundraising – Quello che fa più male è il modo in cui ci guardano. La persona con disabilità è vista come una specie di angelo, asessuato, ma non è così. Ha pulsioni e desideri come tutti gli altri». La sessualità non è un diritto, ma un'esigenza vitale che certo, secondo Salvucci, non si può risolvere solo con l'assistenza sessuale. L’opportunità di avere una vita sessuale per chi ha una disabilità passa per la stessa possibilità di avere una vita sociale, uscire, raggiungere luoghi accessibili, riuscire a coltivare delle amicizie e, perché no, avere relazioni affettive e sessuali. Il primo ostacolo è rappresentato dalle barriere architettoniche di cui sono piene le nostre città che sono, prima di tutto, barriere culturali. «Il nostro obiettivo è abbattere gli stereotipi tradizionalmente legati alla disabilità, capovolgere il paradigma che cristallizza i disabili in modo pietistico e compassionevole, rappresentandoli, invece, come persone che possono essere tristi ma anche felici, esattamente come tutti gli altri». Un obiettivo ambizioso su cui l’associazione Nessunotocchimario sta lavorando da anni, usando due armi: l’ironia e i linguaggi artistici. Al corto uscito nel 2017 che racconta in modo ironico come le persone disabili siano ingabbiate in pregiudizi difficili da scardinare, è seguito nel 2018 il concorso a fumetti “Sensuability® & Comics” con cui gli artisti sono chiamati a rappresentare con tavole innovative il legame che unisce sessualità, disabilità. Dal bando, giunto alla sua sesta edizione e realizzato in collaborazione con il Comicon, nascerà, come di consueto, una mostra che raccoglie i lavori arrivati in finale (negli anni scorsi, ospitata anche dal Multisala Corallo di Torre del Greco). L’obiettivo è quello di arrivare soprattutto ai giovani, divulgando un messaggio semplice ma ancora complesso da far passare nella nostra società: nessun corpo è conforme, la bellezza sta nella diversità e nella libertà di espressione.

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