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19 Gennaio 2024 - 08:47
NAPOLI. No al trasferimento del Settore Legale della Polizia Municipale di Napoli. I lavoratori dipendenti, circa una sessantina tra amministrativi e poliziotti municipali del Servizio Sanzioni Amministrative di via Raimondi,19 (Calata Capodichino), lamentano con forza - anche con il supporto di alcune organizzazioni sindacali, tra cui lo Snavu 2.0, il loro diritto ad evidenziare le criticità dello stabile prescelto dal datore di lavoro (Comune di Napoli) come nuova sede del Settore Legale S.S.A., allocato in via Diocleziano 330. «Tale scelta - dichiara Claudio Lamari del sindacato Snavu 2.0, - è stata fatta in assenza di informativa sindacale obbligatoria, impedendo qualunque proposta fattiva per l’Ente. Il trasferimento immediato già di un 40% degli amministrativi nei fatiscenti locali di via Diocleziano, in piena Zona Rossa (territorio particolarmente vulnerabile, tanto è vero che l'adiacente Osservatorio Vesuviano sta traslocando in tutta fretta) è da bocciare». Secondo il sindacato Snavu 2.0 i locali non sono a norma per ospitare un Servizio di Polizia Amministrativa così delicato e importante per il Comune, soprattutto per le condizioni igienico sanitarie a dir poco precarie. «Ho già allertato gli organismi di vigilanza: Vigili del Fuoco, Ispettorato del Lavoro e ASL, per accertare tutte le violazioni sul lavoro che ho riscontrato durante un sopralluogo nella struttura. La situazione degli ambienti posti al di sotto del livello stradale dello stabile, cui si accede attraverso scale a libero accesso - chiarisce Lamari - appare estremamente preoccupante. Le scale non sono protette da porte di sicurezza o cancelli, il che significa che chiunque può accedervi senza controllo alcuno. Questo crea un rischio di sicurezza per i dipendenti e per l'integrità dell'intera struttura. Inoltre, nei locali, sono stati trovati quadri elettrici in condizioni di abbandono, manomessi e con fili "liberi" e scoperti che rappresentano un grave pericolo per l'incolumità dei dipendenti. Anche il materiale isolante a copertura è esposto e di non meglio identificata natura, aspetto che richiede una specifica analisi per valutarne la pericolosità”. Il dirigente sindacale ha poi segnalato che durante il sopralluogo sono emersi numerosi indizi circa la presenza di animali randagi o comunque stanziali: sono state trovate ciotole improvvisate con cibo ed acqua sui gradini d'accesso, residui di cibo sparsi ovunque. «Questa situazione non solo crea un problema igienicosanitario, ma potrebbe anche rappresentare un pericolo per la sicurezza dell’utenza e dei dipendenti. Il contesto diventa ancora più preoccupante in quanto all'interno dei locali sono presenti numerosi escrementi di natura umana ed animale che fermentano negli angoli». Il sindacalista ha poi detto che interi locali sono occupati da quintali di documenti e fascicoli abbandonati da tempo immemore a marcire con odore di muffe e marciume che suppurano dalle mura. Un ambiente insalubre e malsano che ai dipendenti (circa 70 considerando anche i 10 della Società privata Soes) non piace affatto. In altre parole, i locali prescelti dall'EnteDatore di Lavoro, metterebbero pesantemente a rischio la salute dei dipendenti e degli utenti che accedono. Tra le tante criticità segnalate ci sarebbe anche la presenza di barriere architettoniche, che impediscono l'accesso a disabili e soggetti fragili rendendo ancor più difficoltoso la possibilità di accesso in sede. In vista del trasferimento del restante 60% la RSu invita la controparte, ovvero l’Amministrazione Comunale, ad allocare il Servizio S.S.A. presso immobili più consoni di proprietà pubblica anche a tutela della sicurezza, incolumità e salute dei lavoratori. I dipendenti del Settore Legale hanno lanciato un appello al Sindaco Manfredi, al Direttore Generale Granata, al Direttore del Servizio Montano, nonché all’intero Consiglio Comunale, documentando con un dettagliato reportage fotografico le condizioni di totale degrado degli archivi e dei locali deputati ad ospitare i documenti cartacei dell'intero settore (uno dei più importanti della Polizia partenopea)
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