Cerca

Colpo grosso in banca, individuata la gang

Colpo grosso in banca, individuata la gang

NAPOLI. Rapina in banca da 150mila euro, nei guai tre napoletani. Sarebbero gli autori di un colpo in banca da oltre 152 mila euro, commesso nel marzo 2022 a San Gimignano (in provincia di Siena). Con questa accusa la Procura della Repubblica di Siena conclude le indagini a carico di tre uomini napoletani, grazie alle indagini condotte dai carabinieri di Poggibonsi. Si tratta di Gennaro Perez, 32enne nato a Napoli e difeso di fiducia dall’avvocato Paolo Bufalini; Vittorio Tascone, 27enne nato a Napoli difeso di fiducia dagli avvocati Luigi Poziello del foro di Napoli Nord e Donata Giorgia Cappelluto; Luigi Moschera, 28enne nato a Napoli difeso di fiducia dall’avvocato Guido Iaccarino. I fatti risalgono al 30 marzo 2022, poco prima della chiusura della filiale, quando in concorso tra loro e un quarto soggetto non identificato, per procurare a se o ad altri un ingiusto profitto, ‘impossessavano, con minaccia, della somma contante pari a complessivi 152.710 euro, che sottraevano all’interno della filiale di San Gimignano dell’istituto di credito Chianti Banca Credito Cooperativo. In particolare, tra le 15,40 e le 16,15, mentre Perez e un ulteriore soggetto, allo stato non identificato, attendevano all’esterno dell’istituto di credito, con funzione di palo, vigilando sul transito dei veicoli nell’area circostante ala filiale e sugli eventuali avventori, Tascone, per primo, e Moschera per secondo, si introducevano all’interno della banca, con li volto parzialmente travisato da una maschera Ffp2 e da un cappelo; Tascone, quindi, minacciando li vicedirettore dela filiale, Bernardino Vanni, e la dipendente Francesca Sancasciani, con un cutter e proferendo al loro indirizzo frasi dal seguente tenore «è in corso una rapina. Non cercate di fregarci. Non fate cazzate», induceva il primo a digitare le combinazioni necessarie all’apertura delle casseforti del bancomat e del caveau della banca; s’impossessavano così, all’atto dell’apertura delle casseforti, della somma di denaro contante ivi custodita, pari a complessivi 152.710 euro, che veniva, per l’effetto, sottratta ai legittimi detentori. Le indagini sul caso sembrano però arrivate a una svolta e i tre rischiano ora di finire sotto processo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori