Cerca

Arsenale per il clan, condannato Maisto

Arsenale per il clan, condannato Maisto

Pistole, munizioni e un carico di cocaina: Raffaele Maisto incassa 6 anni e 8 mesi. l 52enne vicino agli Amato-Pagano limita i danni in primo grado: la Procura aveva chiesto 9 anni di carcere

NAPOLI. Seconda la ricostruzione della Procura sarebbe stato uno dei custodi della droga e delle armi del clan Amato-Pagano. Un’accusa pesante, per la quale il pubblico ministero aveva invocato una condanna a ben nove anni di reclusione. Raffaele Maisto, 52enne napoletano residente a Mugnano, al termine del processo di primo grado celebrato con la formula del rito abbreviato è però riuscito a limitare i danni. Il gip Giuliano del tribunale di Aversa, dando ampio accoglimento alle argomentazioni del difensore di Maisto, l’avvocato Rocco Maria Spina, ha deciso di concedergli le attenuanti generiche, infliggendogli dunque una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione.

La cattura di Maisto risale al gennaio dello scorso anno, quando un blitz-lampo dei carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale che a Mugnano ha portato all’esecuzione di una serie di perquisizioni domiciliari. A finire in manette complessivamente persone, Raffaele Maisto, Raffaele Marrone, Giacomo Vallefuoco e Antonietta Sarnataro. I militari dell’Arma avevano rinvenuto e sequestrato all’interno del calzaturificio “Diga” di via Rossetti, nella disponibilità proprio di Maisto, 5 chili di cocaina, 2 chili e 100 grammi di hashish, 1 pistola Beretta calibro 22 e 1 pistola Glock calibro 9×19 con matricole abrase. La Glock era stata modificata con selettore di tiro a raffica e provvista di silenziatore.

Sequestrati anche 1.260 proiettili di vario calibro tra i quali anche per l’Ak 47 e la somma contante di 143.570 euro. Sotto sequestro anche una parrucca e una maschera, uno di quei camuffamenti che spesso si vedono nei film holliwoodiani ma anche in delitti di sangue o rapine. In casa di Marrone, invece, i carabinieri avevano trovato 4.495 euro e 100 grammi di hashish. Per Vallefuoco una perquisizione grazie alla quale è stato possibile rinvenire e sequestrare 10 chili di hashish, 8 chili di marijuana, 110 grammi di cocaina e un fucile calibro 12 con matricola abrasa. A casa della donna, infine, i militari avevano trovato 675 grammi di hashish. Durante le diverse perquisizioni, effettuate anche insieme ai comandi Arma del gruppo di Castello di Cisterna, erano state poi denunciate anche due persone: un 61enne trovato in possesso di 8.100 euro in contanti e un 31enne che invece di soldi in contanti ne aveva 5mila.

Più di 13mila euro ritenuti provento illecito. Gli arrestati erano finiti tutti in carcere in attesa di giudizio, mentre sul denaro e sulle armi sono ancora oggi in corso degli accertamenti. Per quanto riguarda le pistole e il fucile, sono state sottoposte ad accertamenti balistici per verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o in altri delitti. Tornando invece alla posizione di Maisto, il 52enne vicino agli Amato-Pagano, clan da tempo egemone nell’hinterland nord di Napoli, è riuscito a evitare la stangata grazie alle argomentazioni difensive del suo legale, l’avvocato Spina. Maisto se l’è infatti cavata con una pena di 6 anni e 8 mesi: oltre due anni in meno rispetto alla richiesta del pm in sede di requisitoria.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori