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Agguato in piazza Carlo III, salvo per un’arma inceppata

Agguato in piazza Carlo III, salvo per un’arma inceppata

NAPOLI. Si inceppò la pistola dal lato di Ciro Vecchione e così tutti i colpi partirono dall’altra parte, ferendo prima Assunta Forte e poi il fidanzato “Ciruzzo ’o russ”, bersaglio dell’agguato dell’11 dicembre 2023 in via Casanova. Il 21enne conosceva bene chi erano gli aggressori e perché volevano ucciderlo, ma alla polizia disse di non riconoscerli nelle fotografie che gli mostrarono i poliziotti della “Omicidi”. Ma in una conversazione intercettata nell’ospedale dei Pellegrini si fece scappare: “quelli loro (gli investigatori, ndr) lo sanno”. Ieri Nicola Giuseppe Moffa (difeso dagli avvocati Maria Chiara Fusco e Leopoldo Perone) si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia in carcere né ha fornito dichiarazioni spontanee. È accusato di duplice tentato omicidio con l’aggravante mafiosa in concorso con un complice che secondo gli inquirenti sarebbe stato il fratello Gennaro, ma non secondo il giudice per le indagini preliminari che ha respinto la richiesta di misura cautelare. Le indagini dei poliziotti della Squadra mobile di Napoli (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Luigi Vissicchio) non hanno potuto avvalersi del riconoscimento da parte delle vittime, ma le immagini della videosorveglianza e le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno permesso di risalire al 18enne “Nico” Moffa (comunque da ritenere innocente fino all’eventuale condanna definitiva). È emersa la volontà di uccidere in maniera netta: “assai bott…tante…non si fermavano” nonostante Ciro Vecchione avrebbe pregato gli assalitori di non agire in quel momento perché stava “con la fidanzata. Tanto poi mi acchiappi”. Intanto Nicola Giuseppe Moffa ha ancora una pallottola conficcata nella gamba sinistra in seguito all’agguato di mercoledì scorso nei pressi di casa. L’allarme è scattato poco prima delle 20, quando in via Toscano, all’angolo con corso Arnaldo Lucci, due uomini con il volto coperto da caschi in sella a una motocicletta Honda SH chiara si sono avvicinati a Giuseppe Nicola Moffa che camminava da solo sul limite del marciapiede. Sono partiti alcuni colpi di pistola, uno dei quali ha ferito il 18enne. Il quale è caduto mentre quasi contemporaneamente veniva centrata al gluteo la 68enne Adele V., in quel momento di passaggio nella strada, sempre a piedi. Molte persone hanno assistito alla sparatoria e così ai centralini della polizia sono arrivate in pochi secondi diverse telefonate di aiuto. “Correte, hanno sparato colpendo un giovane e un’anziana, entrambi a terra”. Sul posto si sono precipitati i poliziotti della Squadra mobile della questura, i colleghi del commissariato Vicaria-Mercato, competenti per territorio, e le Volanti dell’Ufficio prevenzione generale della questura. Rapidamente sono giunte a via Toscano due ambulanze del 118, che hanno trasportato in codice rosso i feriti all’ospedale: Nicola Giuseppe Moffa ai Pellegrini, Adele V. all’Ospedale del Mare. Per entrambi i medici, escludendo subito pericoli di vita, si sono riservati la prognosi.

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