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Anziano ucciso in casa, preso il nipote

Anziano ucciso in casa, preso il nipote

Lo ha ammazzato con 92 coltellate dopo aver preso un caffè con la vittima. Beccato grazie alla banca dati del Dna: è la prima volta che accade in Italia

NAPOLI. Tracce ematiche, biologiche e papillari sulla scena del crimine e intorno. Così, tradito dal Dna, il presunto assassino del pensionato 81enne Mario Palma è da ieri in carcere su fermo disposto dalla procura in seguito alle indagini dei carabinieri di Bagnoli. Un risultato molto importante perché per la prima volta in Italia un caso di omicidio viene risolto grazie ai campioni tipizzati nella banca dati nazionale. Decisivo per l’incriminazione di Massimo De Solda (nella foto), napoletano del Rione Traiano che compirà domani 28 anni, si sono rivelati gli accertamenti degli esperti dell’investigazione scientifica dell’Arma nell’appartamento della vittima, in via Mario Gigante 10 a Fuorigrotta (zona Loggetta). Ferma restando (e va sottolineato) la presunzione d’innocenza dell’indagato fino all’eventuale condanna definitiva, Massimo De Solda avrebbe ucciso il prozio senza un motivo apparente dopo essersi preso con lui un caffè nel soggiorno. Dall’abitazione infatti, che però è stata trovata in disordine con i cassetti rovistati, non mancano i soldi che l’uomo aveva in casa: 2700 euro in contanti e 12mila custoditi in una cassetta di sicurezza. Fu Mario Palma, il 23 novembre dello scorso, ad aprire la porta all’omicidio: circostanza subito chiara ai carabinieri: la porta d’ingresso, così come le finestre, non apparivano forzate. È’ possibile che Massimo De Solda, in carcere in attesa dell’eventuale convalida del fermo, sapesse che il congiunto (fratello di una zia) avesse denaro in casa e volesse rubarlo. Forse Palma lo ha capito ed è nata una lite conclusasi con ben 92 coltellate inferte al pensionato. Oppure il giovane potrebbe aver chiesto un prestito negato e così sarebbe montata la furia assassina. I due erano soli in casa: infatti l’81enne era celibe, viveva da solo e non aveva figli. Conduceva un’esistenza tranquilla, anche in considerazione dell’età avanzata, e l’unico punto di riferimento in famiglia era il fratello. Proprio a lui si è rivolta una vicenda di casa, intorno alle 15 e 30 di quel tragico giorno. E’ stata lei a dare l'allarme: davanti alla porta d’ingresso di Mario Palma ha visto delle macchie di sangue, si è insospettita e ha provato a chiamare l'anziano. Ha bussato più volte, ma non ha ottenuto nessuna risposta. Preoccupata, ha telefonato al fratello della vittima e poco dopo, alle 16 circa, è scattato l'intervento dei carabinieri con la terribile scoperta: l’81enne era stato accoltellato più e più volte. Era riverso a terra, faccia in giù, in una pozza di sangue. Nelle prime fasi degli accertamenti gli investigatori non escludevano nessuna ipotesi, anche se la presenza di tutto quel sangue faceva propendere per una morte violenta. Ma la certezza che si trattasse di un omicidio è avvenuta quando il medico legale ha autorizzato lo spostamento del corpo. È stato allora che sono spuntate le ferite, in particolare al volto e al collo. Massimo De Solda ha un precedente per droga ed è descritto come frequentare di ambienti di malavita del Rione Traiano. Nel 2017 fu ferito in un agguato in via Tertulliano.

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